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Ryla, un biglietto per il futuro

“Ho imparato cose che neanche immaginavo. Per esempio ora so la differenza tra un manager e un leader e so anche tante cose di ciò che fa il Rotary”. Nelle parole di Asia Cacciola c’è la gioia di aver partecipato ad una iniziativa formativa grazie al supporto del Rotary Club Catania c’è anche a gratitudine per aver ricevuto un dono che sente già grande e utile per il suo futuro.

Dopo essere stata selezionata tra le candidature giunte al Rotary Club Catania, Asia Cacciola, 18 anni, studentessa della VF sezione Turismo dell’Istituto Tecnico “Carlo Gemmellaro” di Catania, ha partecipato alle giornate di formazione, dal 9 al 13 aprile, che il Distretto fornisce ai giovani meritevoli. Ha intrecciato amicizie diverse da quelle che solitamente si instaurano tra i banchi di scuola e ha partecipato ad incontri di formazione con veri leader in diversi ambiti di attività. Ha incontrato addirittura un ambasciatore e ha partecipato con gli atri ragazzi anche a visite guidate in città ed escursioni (alcuni momenti aggregativi in foto). Infine, con allegria e con ampio senso di gratitudine, al suo rientro a Catania, ha testimoniato l’esperienza ai soci del club, ringraziando e dimostrando di aver fatto tesoro dell’opportunità.

Lotta al Cyberbullismo

Un’occasione di riflessione per oltre 130 bambini (tra i 10 e 13 anni) e per i loro genitori: questo è stato l’incontro, organizzato all’Istituto Comprensivo Federico De Roberto dal Rotary Club Catania su proposta distrettuale, guidato dalla vicepresidente della Commissione distrettuale “Tutela dei giovani e protezione dei minori” e presidente incoming del club Laura Bonaccorso.

I ragazzi hanno ascoltato con interesse l’intervento del dottor Marcello La Bella, dirigente per la Sicilia orientale della Polizia Postale, che ha illustrato i pericoli e le insidie della navigazione sul web, soprattutto per i più piccoli, facilmente attratti da “esche” sapientemente distribuite da malintenzionati.

La dirigente scolastica professoressa Cinzia Giuffrida, la vicepresidente della Commissione Laura Bonaccorso, i soci presenti, i genitori dei ragazzi e i docenti delle classi hanno formato un attento parterre per le importanti comunicazioni del dott. La Bella che è riuscito a condividere la propria esperienza in modo stimolante e generoso.

Il Rotary che cambia

Il Rotary cambia, anche se lentamente. Le donne, ad esempio, hanno fatto il loro ingresso nei club come socie soltanto nel 1989, quando già erano passati ben 84 anni dalla nascita della grande associazione internazionale. Ma i cambiamenti sono indispensabili affinché la struttura e l’organizzazione si adatti meglio alle trasformazioni e alle nuove necessità della società in cui opera. Questa la premessa al ventaglio di novità che sono prossime a venire che Francesco Arezzo, Past Rotary International Director, ha offerto ai soci del Rotary Club Catania.

Innanzitutto l’ospite della serata ha illustrato le novità legate alla imminente nascita della “Fondazione Italia”, una formula per la raccolta fondi a favore della Rotary Foundation che offre ai donatori la possibilità della detrazione fiscale. La novità è stata voluta dallo stesso PDG Francesco Arezzo che da qualche anno lavora alacremente per il raggiungimento di questo obiettivo, sostenendone la validità presso il Consiglio Centrale del Rotary International.

Il secondo ambito di cambiamenti futuri sta nella struttura organizzativa del Rotary: verosimilmente nei prossimi quattro anni, ossia dopo che le due aree pilota (una in Australia, l’altra nel Regno Unito) potranno mostrare i risultati ottenuti dalla loro sperimentazione, si potrebbe accettare una nuova forma organizzativa più snella, che riduce i livelli intermedi tra il Rotary International e i Club. L’idea che si vuole realizzare è quella di favorire la maggiore distribuzione del potere decisionale a livello di club, riducendo o forse azzerando il ruolo dei Distretti che oggi sono guidati dai Governatori.

Infine le ultime sfide per il prossimo futuro, illustrate da Francesco Arezzo, sono legate all’abbattimento nei club delle barriere anagrafiche: il Rotary del futuro ha bisogno di più giovani e quindi di instaurare una maggiore sinergia con il Rotaract, e di un numero maggiore di donne che possano ricoprire cariche fino a non molto tempo fa di esclusiva pertinenza maschile.

I giovani e le donne sono al centro dell’impegno del Rotary Club Catania che ha espresso finora cinque presidenti donna (Loredana Caltabiano nel 2015-16, Anna Cavallotto nel 2021-22, Giovanna Fondacaro nel 2022-23 e Maria Torrisi 2023-24, alla quale succederà Laura Bonaccorso per l’anno 2024-25). Mentre ai ragazzi il club offre grandi attenzioni, con la certezza che l’investimento sulle fasce giovanili è spesso generoso di frutti. Alla serata rotariana, infatti, erano anche presenti anche molti tra i soci del Rotaract Catania, con la presidente Laura del Campo e Valentina Fallico, prossimo RD, insieme ad un’aspirante socia -avvicinata al club in maniera spontanea – e alla giovanissima studentessa dell’Istituto Carlo Gemmallaro di Catania, Asia Cacciola – che il club ha sponsorizzato e sostenuto nella partecipazione al Ryla di quest’anno – che si è detta grata per l’importante occasione di formazione che il Rotary Club le ha offerto.

Laboratorio di teatro

Dura da mesi ormai l’impegno di un gruppo di soci del Rotary Club Catania che debutterà al Nuovo Teatro “Sipario Blu” il prossimo 5 giugno nella commedia “L’incidente”. L’attività di laboratorio teatrale, guidata da Cettina Scuderi e dal marito Giuseppe Failla, socio e past president del club, ha catalizzato le attenzioni e gli sforzi di tredici soci, variamente coinvolti nelle scene del divertente intreccio che si sviluppa all’interno della commedia di Luigi Lunari, adattata da Giuseppe Failla.

La commedia (nella foto un momento di attività nel corso di una delle numerose prove) si sviluppa a partire da “un incidente” che fa emergere le contraddizioni di una società a volte ingessata e, come spesso avviene, le risate si intrecciano con spunti di riflessione.

Il valore aggiuntivo del “Progetto teatro” sta nella sua capacità di far emergere le energie e le capacità nascoste dei soci-attori, grazie all’impegno di ciascuno ma grazie anche all’abilità del presidente della Commissione Teatro, Giuseppe Failla, che per il secondo anno consecutivo ha guidato l’iniziativa.

Tra gli obiettivi raggiunti ce ne sono almeno tre particolarmente rilevanti: l’opportunità della raccolta fondi a favore della Rotary Foundation, l’occasione di svago per il pubblico che riconoscerà tra gli “attori” vecchi amici dei quai sconosceva le abilità di recitazione e la sorpresa aggiuntiva per i soci-attori di stabilire più forti e solidi legami di amicizia.

Il Cinema nei manifesti

Quasi un quadro, più di un invito: il manifesto cinematografico è stato per decenni il modo più veloce e persuasivo per condensare e trasferire in una sola immagine tutta l’atmosfera di un’intera storia proposta nelle sale cinematografiche. Se ne sono servite le case di distribuzione di Hollywood e di Cinecittà, ingaggiando i più bravi disegnatori del momento, tra cui il catanese Enrico De Seta, che hanno reso ancora più iconici i personaggi e gli interpreti dei film, dagli anni Trenta fino quasi ai giorni nostri, quando la funzione della locandina e del manifesto è stata soppiantata dalla forza trainante dei trailer cinematografici.

Attraverso una carrellata di immagini, molte delle quali diventate simbolo stesso della cinematografia internazionale, Attilio Bruno – Past Governatore del Distretto 2110 Sicilia e Malta del Rotary, collezionista, grande esperto e cultore anche dei manifesti cinematografici – ha intrattenuto, affabulato e incuriosito i soci e gli ospiti della serata organizzata in sede dalla presidente del Rotary Club Catania, Maria Torrisi.

“Il mercato del cinema era in veloce crescita e molti tra i più bravi disegnatori erano in grado di realizzare locandine e manifesti in pochissimi giorni – ha svelato il relatore – puntando sulle caratteristiche più marcate del personaggio e sulle peculiarità dell’attore. La scelta dei colori e dei caratteri tipografici, unita alla capacità di rappresentare le espressioni del viso in maniera fortemente comunicativa, hanno fatto la fortuna di moltissimi film in Italia e in America”.

Il collezionismo dei manifesti cinematografici riunisce appassionati in ogni parte d’Italia e del mondo, i più antichi e rari sono venduti all’asta e raggiungono quotazioni da capogiro: la locandina originale del film horror Frankenstein, ad esempio, girato nel 1931 e prodotto dagli Universal Studios, pochi anni fa è stato battuto all’asta 360 mila dollari, quello di King Kong 390 mila. Ma per soddisfare l’interesse di molti appassionati di storia del cinema sono in commercio, anche a poche decine di euro, copie fedeli di moltissime locandine, belle da esporre e interessanti da studiare.

“I cinema, soprattutto nei centri minori, erano luoghi di aggregazione – ha ricordato Francesco Milazzo nel suo intervento, a conclusione della serata – e la bacheca con la cornice di legno e la grata di metallo che proteggeva la locandina di turno era per noi una sorta di altarino. L’incontro di oggi è una forma di consacrazione della memoria, un prezioso contributo alla sacralità delle nostre radici”.

Un laboratorio come opportunità

Prosegue l’impegno del Rotary Club Catania per sostenere il progetto “La lettura rende liberi”, un percorso di auto-consapevolezza per minori sottoposti a “misure cautelari e messa alla prova”, attivato dal Club nell’Anno Rotariano 2021/22 con la presidenza di Anna Cavallotto e giunto quest’anno alla sua terza edizione. Anche quest’anno i giovani seguiti dall’Ussm (Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni) del Ministero della Giustizia hanno potuto seguire una speciale attività di laboratorio guidata, sulla scrittura, la lettura e l’autoanalisi che si concluderà con un “Cammino giudiziario”, quattro giorni sull’Etna a contatto con la natura che permetterà a formatori e ragazzi di sperimentare la possibilità del superamento degli ostacoli attraverso la fatica, ma anche la progettualità e la solidarietà.

Aspettando questa data, i giovani che seguono il percorso lavorando su testi di canzoni e brani tratti da libri che li sollecitano a scrivere riflessioni su se stessi, hanno avuto la possibilità di partecipare ad un’altra modalità di cammino, stavolta in città, offerta dalla manifestazione “Corri Catania” che aggrega e rende “uguali” perché tutti i partecipanti indossano la stessa maglietta.

Il Rotary Club Catania ha donato l’iscrizione e la maglietta della manifestazione cittadina, per consentire a ciascun giovane che già frequenta le attività del progetto “La lettura rende liberi” di poter partecipare in anonimato all’attività sportiva e aggregativa.

I giovani hanno apprezzato le attenzioni che il Rotary Club Catania dimostra loro – tra cui anche l’ingresso al Teatro Massimo Bellini per assistere ad uno spettacolo di musica e danza offerto dal Soprintendente Giovanni Cultrera, socio del club, o la visita alla cappella delle Reliquie di Sant’Agata nella Cattedrale – e hanno ringraziato con larghi sorrisi e con la meraviglia di chi non è abituato alla gratuità di un dono e scopre che nella vita c’è la possibilità di un cambiamento e di una opportunità.

La risorsa Mare

Con il “Piano del Mare”, il documento programmatico multidisciplinare voluto al suo insediamento dal Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare Nello Musumeci, per la prima volta in Italia è stata riconosciuta e legittimata l’importanza e la centralità del mare, una risorsa che anche il Rotary Club Catania intende valorizzare e proteggere con attività specifiche e mirate: il progetto “Plastic Free” avviato nell’anno di presidenza di Nello Catalano; il progetto “Pesce Azzurro” attivato quest’anno dalla presidente Maria Torrisi, che ha anche stretto una collaborazione con i cuochi dell’area etnea e con l’Area Marina Protetta Isole Ciclopi; e il progetto “Università del Mare”, introdotto dalla socia Zina Bianca, che ha visto l’immediata adesione di Nello Catalano, appena nominato Commodoro della Regione Italia della Fellowship rotariana del Mare.

Di questo massiccio corpo giuridico, e dei riflessi sulle attività economiche e sociali che le indicazioni del Comitato Interministeriale per le politiche del Mare (Cipom) producono per la Sicilia, ha parlato diffusamente il Capo del Dipartimento della Struttura per le politiche del Mare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ammiraglio Pierpaolo Ribuffo, già comandante dell’Accademia Navale e Capo di Stato Maggiore della Squadra Navale, che è stato il relatore di un incontro organizzato dal Rotary Club Catania al Circolo Canottieri Jonica.

“Bisogna rendere attrattivi i porti siciliani con condizioni interessanti per gli armatori – ha messo in guardia Ribuffo che adesso, per la Presidenza del Consiglio, coordina le attività di 11 Ministeri in materia di Mare – il rischio è che altrimenti potrebbero essere privilegiate altre rotte e altri flussi. Il Piano del Mare è uno strumento che consente di mettere a sistema esigenze e competenze diverse, approcci e necessità provenienti da matrici anche molto distanti tra loro, ma spetta alla nuova cultura del mare organizzare le risposte utili”.

L’ecologia, la protezione della natura e delle sue biodiversità, ma anche l’utilizzo delle risorse, delle energie rinnovabili come i venti, la disciplina delle attività della pesca e dell’acquacultura, e poi il commercio e il trasporto con le “autostrade del mare”, la crocieristica, i cantieri navali, il turismo e gli sport in ambiente marino, per finire con la sicurezza e il quadro strategico militare sono i temi che il Piano del Mare integra e compendia e che il pubblico della serata rotariana ha arricchito di sollecitazioni, riflessioni e proposte durante il ricco dibattito moderato dalla presidente del Rotary Club Catania, Maria Torrisi.

A fare da sfondo, ma anche di ispirazione, la mostra fotografica di pesci nel loro habitat naturale del Mediterraneo, realizzate dai campioni di fotografia subacquea dell’associazione “Gro Sub Catania” che per le Aree Marine Protette italiane da questo venerdì cominceranno il censimento delle specie ittiche, a partire dalla zona A dell’Amp Isole Ciclopi.

Visita alla Casa Museo Verga

L’amicizia, la stima e la curiosità culturale scaturite da un incontro in sede tra i soci e il direttore del Parco Archeologico di Catania, Gaetano Bongiovanni, ha fatto nascere il progetto di una iniziativa mirata alla scoperta dei tesori nascosti della città. Gli oggetti appartenuti allo scrittore siciliano Giovanni Verga, la sua casa, i suoi mobili, i libri e le fotografie che egli stesso amava scattare, dalle quali poi traeva ispirazione per le sue novelle e per i suoi romanzi, sono state oggetto di una interessante scoperta che alcuni soci del Rotary Club Catania hanno fatto, guidati dalle appassionate descrizioni dello storico dell’arte Bongiovanni.

In particolare a segnare il filo rosso della visita alla casa museo Verga è stata la disposizione dei dipinti di autori contemporanei al Verga (Antonino Gandolfo, Giuseppe Sciuti, Amedeo Bianchi e Alessandro Abbate) in esposizione nella casa.

Un dono alla Pediatria

E’ un importante strumento per la diagnosi precoce di malattie oncologiche nei bambini quello che il i Rotary Club dell’Area Etnea hanno consegnato al reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico San Marco di Catania. Si tratta di un “colorimetro” automatico che servirà per fare direttamente in loco alcuni particolari esami che fino ad oggi erano inviati presso strutture ospedaliere del Nord Italia che già erano dotate della speciale strumentazione. Adesso, invece, i tempi della diagnosi si accorceranno e le possibilità di una cura più tempestiva aumentano, a tutto vantaggio della salute dei bambini.

L’idea è partita da Antonella, compagna del Governatore Goffredo Vaccaro, che rinunciando ai tradizionali fiori o ai piccoli doni che solitamente i club offrono alle consorti nelle giornate di visita, ha chiesto la partecipazione alla raccolta necessaria per l’acquisto della strumentazione specifica che mancava al reparto pediatrico del Policlinico. Un’idea accolta con grande entusiasmo e partecipazione dai club che oggi, senza clamori e con gioia, consegnano alla struttura ospedaliera.

A rappresentare il Rotary Club Catania è stata la past president Loredana Caltabiano, pediatra, che insieme ai soci Katia Carpinato e Martino Ruggieri, primari della struttura universitaria Policlinico, hanno accolto il Governatore Vaccaro, insieme al direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Gaetano Sirna e alla direttrice del reparto Giovanna Russo.

L’impronta di Sada a Catania

L’architettura delle città è lo specchio della società che la abita. A saper interrogare le scelte stilistiche e le soluzioni proposte dagli architetti, si trovano anche le ragioni che hanno determinato quelle scelte. All’indomani dell’Unità d’Italia gli architetti di tutta Italia si chiedevano quale dovesse essere lo stile unico della neonata Nazione. Si discuteva ad esempio se fare prevalere le linee neoclassiche dell’architettura romana o quelle ogivali goticheggianti dello stile veneziano, se riconfermare i volumi del barocco o se alleggerire le forme con soluzioni ispirate alle architetture tedesche oppure a quelle francesi.

A Catania uno dei più importanti interpreti di questo periodo di grandi trasformazioni fu Carlo Sada e delle sue opere, del suo stile, della sua fortuna, ha parlato ampiamente in un incontro con i soci del Rotary Club Catania la professoressa Zaira Dato, docente di architettura e raffinata esperta di restauri.

Con una carrellata di immagini – foto dei prospetti dei palazzi così come oggi si trovano in città, immagini d’archivio, piante e planimetrie di studio – e con un ventaglio di riflessioni multidisciplinari la professoressa Dato ha ricostruito lo spaccato di un’epoca di grande risveglio economico, sociale e culturale che si situa a cavallo tra i due secoli passati. Le riflessioni hanno suscitato grande interesse tra il pubblico presente in sala e risvegliato la curiosità verso quei palazzi storici della città che stanno sotto gli occhi di tutti ma dei quali si conosce ben poco, a partire dal più noto Teatro Massimo Bellini la cui realizzazione finale porta la firma dell’architetto Sada, passando per il palazzo Pancari all’incrocio tra via Etnea e via Umberto, fino ad arrivare alle tante ville e ai tanti villini della borghesia nascente che si trovano sparsi in città e in alcuni centri della provincia etnea.

La serata rotariana è stata anche occasione, come ha ricordato la presidente Maria Torrisi, per rendere omaggio all’avvocato Antonello Dato, padre della relatrice e nonno del Segretario e Presidente Eletto Francesco Toscano. Nel biennio 1975-77 Antonello Dato fu presidente del Club e nell’anno rotariano 1989-90 fu Governatore Distrettuale. A ricordare la sua figura è stato il PDG Francesco Milazzo, mentre Arturo Giorgianni si è soffermato sul ruolo della relatrice che in età giovanile fu tra le fondatrici del Rotaract Club Catania.