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La risorsa Mare

Con il “Piano del Mare”, il documento programmatico multidisciplinare voluto al suo insediamento dal Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare Nello Musumeci, per la prima volta in Italia è stata riconosciuta e legittimata l’importanza e la centralità del mare, una risorsa che anche il Rotary Club Catania intende valorizzare e proteggere con attività specifiche e mirate: il progetto “Plastic Free” avviato nell’anno di presidenza di Nello Catalano; il progetto “Pesce Azzurro” attivato quest’anno dalla presidente Maria Torrisi, che ha anche stretto una collaborazione con i cuochi dell’area etnea e con l’Area Marina Protetta Isole Ciclopi; e il progetto “Università del Mare”, introdotto dalla socia Zina Bianca, che ha visto l’immediata adesione di Nello Catalano, appena nominato Commodoro della Regione Italia della Fellowship rotariana del Mare.

Di questo massiccio corpo giuridico, e dei riflessi sulle attività economiche e sociali che le indicazioni del Comitato Interministeriale per le politiche del Mare (Cipom) producono per la Sicilia, ha parlato diffusamente il Capo del Dipartimento della Struttura per le politiche del Mare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ammiraglio Pierpaolo Ribuffo, già comandante dell’Accademia Navale e Capo di Stato Maggiore della Squadra Navale, che è stato il relatore di un incontro organizzato dal Rotary Club Catania al Circolo Canottieri Jonica.

“Bisogna rendere attrattivi i porti siciliani con condizioni interessanti per gli armatori – ha messo in guardia Ribuffo che adesso, per la Presidenza del Consiglio, coordina le attività di 11 Ministeri in materia di Mare – il rischio è che altrimenti potrebbero essere privilegiate altre rotte e altri flussi. Il Piano del Mare è uno strumento che consente di mettere a sistema esigenze e competenze diverse, approcci e necessità provenienti da matrici anche molto distanti tra loro, ma spetta alla nuova cultura del mare organizzare le risposte utili”.

L’ecologia, la protezione della natura e delle sue biodiversità, ma anche l’utilizzo delle risorse, delle energie rinnovabili come i venti, la disciplina delle attività della pesca e dell’acquacultura, e poi il commercio e il trasporto con le “autostrade del mare”, la crocieristica, i cantieri navali, il turismo e gli sport in ambiente marino, per finire con la sicurezza e il quadro strategico militare sono i temi che il Piano del Mare integra e compendia e che il pubblico della serata rotariana ha arricchito di sollecitazioni, riflessioni e proposte durante il ricco dibattito moderato dalla presidente del Rotary Club Catania, Maria Torrisi.

A fare da sfondo, ma anche di ispirazione, la mostra fotografica di pesci nel loro habitat naturale del Mediterraneo, realizzate dai campioni di fotografia subacquea dell’associazione “Gro Sub Catania” che per le Aree Marine Protette italiane da questo venerdì cominceranno il censimento delle specie ittiche, a partire dalla zona A dell’Amp Isole Ciclopi.

Visita alla Casa Museo Verga

L’amicizia, la stima e la curiosità culturale scaturite da un incontro in sede tra i soci e il direttore del Parco Archeologico di Catania, Gaetano Bongiovanni, ha fatto nascere il progetto di una iniziativa mirata alla scoperta dei tesori nascosti della città. Gli oggetti appartenuti allo scrittore siciliano Giovanni Verga, la sua casa, i suoi mobili, i libri e le fotografie che egli stesso amava scattare, dalle quali poi traeva ispirazione per le sue novelle e per i suoi romanzi, sono state oggetto di una interessante scoperta che alcuni soci del Rotary Club Catania hanno fatto, guidati dalle appassionate descrizioni dello storico dell’arte Bongiovanni.

In particolare a segnare il filo rosso della visita alla casa museo Verga è stata la disposizione dei dipinti di autori contemporanei al Verga (Antonino Gandolfo, Giuseppe Sciuti, Amedeo Bianchi e Alessandro Abbate) in esposizione nella casa.

Un dono alla Pediatria

E’ un importante strumento per la diagnosi precoce di malattie oncologiche nei bambini quello che il i Rotary Club dell’Area Etnea hanno consegnato al reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico San Marco di Catania. Si tratta di un “colorimetro” automatico che servirà per fare direttamente in loco alcuni particolari esami che fino ad oggi erano inviati presso strutture ospedaliere del Nord Italia che già erano dotate della speciale strumentazione. Adesso, invece, i tempi della diagnosi si accorceranno e le possibilità di una cura più tempestiva aumentano, a tutto vantaggio della salute dei bambini.

L’idea è partita da Antonella, compagna del Governatore Goffredo Vaccaro, che rinunciando ai tradizionali fiori o ai piccoli doni che solitamente i club offrono alle consorti nelle giornate di visita, ha chiesto la partecipazione alla raccolta necessaria per l’acquisto della strumentazione specifica che mancava al reparto pediatrico del Policlinico. Un’idea accolta con grande entusiasmo e partecipazione dai club che oggi, senza clamori e con gioia, consegnano alla struttura ospedaliera.

A rappresentare il Rotary Club Catania è stata la past president Loredana Caltabiano, pediatra, che insieme ai soci Katia Carpinato e Martino Ruggieri, primari della struttura universitaria Policlinico, hanno accolto il Governatore Vaccaro, insieme al direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Gaetano Sirna e alla direttrice del reparto Giovanna Russo.

L’impronta di Sada a Catania

L’architettura delle città è lo specchio della società che la abita. A saper interrogare le scelte stilistiche e le soluzioni proposte dagli architetti, si trovano anche le ragioni che hanno determinato quelle scelte. All’indomani dell’Unità d’Italia gli architetti di tutta Italia si chiedevano quale dovesse essere lo stile unico della neonata Nazione. Si discuteva ad esempio se fare prevalere le linee neoclassiche dell’architettura romana o quelle ogivali goticheggianti dello stile veneziano, se riconfermare i volumi del barocco o se alleggerire le forme con soluzioni ispirate alle architetture tedesche oppure a quelle francesi.

A Catania uno dei più importanti interpreti di questo periodo di grandi trasformazioni fu Carlo Sada e delle sue opere, del suo stile, della sua fortuna, ha parlato ampiamente in un incontro con i soci del Rotary Club Catania la professoressa Zaira Dato, docente di architettura e raffinata esperta di restauri.

Con una carrellata di immagini – foto dei prospetti dei palazzi così come oggi si trovano in città, immagini d’archivio, piante e planimetrie di studio – e con un ventaglio di riflessioni multidisciplinari la professoressa Dato ha ricostruito lo spaccato di un’epoca di grande risveglio economico, sociale e culturale che si situa a cavallo tra i due secoli passati. Le riflessioni hanno suscitato grande interesse tra il pubblico presente in sala e risvegliato la curiosità verso quei palazzi storici della città che stanno sotto gli occhi di tutti ma dei quali si conosce ben poco, a partire dal più noto Teatro Massimo Bellini la cui realizzazione finale porta la firma dell’architetto Sada, passando per il palazzo Pancari all’incrocio tra via Etnea e via Umberto, fino ad arrivare alle tante ville e ai tanti villini della borghesia nascente che si trovano sparsi in città e in alcuni centri della provincia etnea.

La serata rotariana è stata anche occasione, come ha ricordato la presidente Maria Torrisi, per rendere omaggio all’avvocato Antonello Dato, padre della relatrice e nonno del Segretario e Presidente Eletto Francesco Toscano. Nel biennio 1975-77 Antonello Dato fu presidente del Club e nell’anno rotariano 1989-90 fu Governatore Distrettuale. A ricordare la sua figura è stato il PDG Francesco Milazzo, mentre Arturo Giorgianni si è soffermato sul ruolo della relatrice che in età giovanile fu tra le fondatrici del Rotaract Club Catania.

Incontro con l’ambasciatore del Vietnam

E’ stato accolto con i riguardi che si convengono, l’ambasciatore del Vietnam in Italia Duong Hai Hung, in visita per alcuni giorni in Sicilia. La sua prima tappa è stata Catania e, grazie alla rete internazionale del Rotary e alla capillarità della diffusione dell’associazione, l’ambasciatore ha potuto contare sull’impegno e sulla disponibilità del Rotary Club Catania e della sua presidente Maria Torrisi per organizzare gli incontri ufficiali con il Sindaco, con il Prefetto e con l’associazione degli industriali e per dedicare anche ai soci dei Rotary Club dell’Area Etnea, raccolti in nutrita rappresentanza presso la sede del Club Canottieri Jonica, un incontro conclusivo di fine mattinata.

“Il nostro è un Paese in veloce crescita economica – ha dichiarato l’ambasciatore agli intervenuti – e l’incontro con le forze produttive della città di Catania, attraverso il Rotary, ci dà la possibilità di allacciare contatti che riteniamo indispensabili. Siamo interessati ai prodotti agro alimentari dell’Isola, alle vostre peculiarità gastronomiche e alle eccellenze nel settore dei vini, guardiamo con interesse ai prodotti della tecnologia e miriamo a creare economie circolari, a basso impatto sull’ambiente e a zero emissioni”.

Molte sono state le domande dal pubblico che hanno ampliato la conversazione e arricchito il dialogo finalizzato alla creazione di un “ponte di connessione tra Vietnam e Sicilia”.

Un nuovo socio nel club

Mirko Nigro accresce e arricchisce la famiglia del Rotary Club Catania: con la formula della “doppia affiliazione”, rimanendo ancora collegato al Rotaract, club di provenienza, e entrando a far parte del Rotary Catania, il nuovo socio continua un percorso senza soluzione di continuità.

“Madrina” dell’ingresso, avendo previsto nel suo anno la categoria della “doppia affiliazione”, è stata la past president Giovanna Fondacaro che la presidente Maria Torrisi ha voluto chiamare per apporre il distintivo al neosocio.

I simboli nell’arte

Le immagini dicono più di tanti discorsi. Lo sanno oggi i pubblicitari che vi fanno ricorso continuamente e lo sapevano già bene i grandi artisti che, anche nel passato, per veicolare concetti astratti, complicati o per qualche motivo “segreti”, utilizzavano l’espediente del simbolo e della metafora.

L’iconografia – spesso religiosa – è solo una delle possibili declinazioni dell’impiego dei simboli nell’arte e dell’affascinante catalogo dei simboli nella storia dell’arte ha parlato al Rotary Club Catania Gaetano Bongiovanni, funzionario direttivo del Parco archeologico di Catania e responsabile della casa Casa Museo Verga.

Nella sua ampia carrellata di esempi, da Piero della Francesca a Caravaggio, passando per van Dyck a Mondrian, lo storico dell’arte ha spiegato come un cesto di frutta di una natura morta, con i segni del tempo che svelano che è particolarmente matura, sia in realtà simbolo della caducità della vita, mentre il ramo di corallo al collo del Bambin Gesù in una composizione sacra ne prefigura la morte e il sangue della passione. Molte le immagini di uova, simbolo di rinascita, raffigurate nelle tele di autori nei diversi secoli, e molte le rappresentazioni di candele, teschi e clessidre che hanno il potere di rimandare alla velocità del tempo che scorre.

Le piante, i fiori e gli animali hanno sempre “detto” più di quello che erano e così la vite “parla” di Cristo, il giglio di purezza, il cipresso di longevità, il cane di fedeltà, l’aquila da sempre è sinonimo di gloria, potere e celebrità.

Ad arricchire l’interessante incontro sono stati i contributi di soci, amici e ospiti della serata.

La cultura del mare

Il mare e le sue risorse, ma anche i suoi delicati equilibri messi in pericolo dall’attacco dell’inquinamento delle acque sono stati i temi dell’incontro promosso dal Rotary Club Catania e dalla Fellowship del Mare “IYFR” con gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Gemmellaro” di Catania.

Canoa, canottaggio e vela sono stati gli sport illustrati e proposti come attività formativa ai giovani delle classi quarte e quinte dell’Istituto diretto dalla professoressa Fiorella Baldo che ha introdotto l’incontro insieme alla professoressa Vincenza Pulvirenti.

Nello Catalano, socio del Rotary Club Catania e della IYFR, ha sottolineato la necessità di preservare gli oceani e le risorse marine per mantenere in salute il pianeta e i suoi ecosistemi, in linea con quanto richiesto dall'”Agenda 2030″ delle Nazioni Unite.

Luigi Falanga, rotariano di Dubai, e Sergio Petrina, Presidente del Circolo Nautico di Catania, hanno parlato dell’importanza dell’educazione dei giovani anche in mare, promuovendo le attività della “Scuola di Mare Paul Harris” che riserva una particolare attenzione anche alle persone con disabilità.

La presidente del Rotary Club Catania ha illustrato il “Progetto Pesce Azzurro” promosso quest’anno dal club con la collaborazione dei medici pediatri Fimp, dell’associazione Cuochi e Pasticceri Etnei e con l’Area Marina Protetta “Isole Ciclopi”.