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L’impronta di Sada a Catania

L’architettura delle città è lo specchio della società che la abita. A saper interrogare le scelte stilistiche e le soluzioni proposte dagli architetti, si trovano anche le ragioni che hanno determinato quelle scelte. All’indomani dell’Unità d’Italia gli architetti di tutta Italia si chiedevano quale dovesse essere lo stile unico della neonata Nazione. Si discuteva ad esempio se fare prevalere le linee neoclassiche dell’architettura romana o quelle ogivali goticheggianti dello stile veneziano, se riconfermare i volumi del barocco o se alleggerire le forme con soluzioni ispirate alle architetture tedesche oppure a quelle francesi.

A Catania uno dei più importanti interpreti di questo periodo di grandi trasformazioni fu Carlo Sada e delle sue opere, del suo stile, della sua fortuna, ha parlato ampiamente in un incontro con i soci del Rotary Club Catania la professoressa Zaira Dato, docente di architettura e raffinata esperta di restauri.

Con una carrellata di immagini – foto dei prospetti dei palazzi così come oggi si trovano in città, immagini d’archivio, piante e planimetrie di studio – e con un ventaglio di riflessioni multidisciplinari la professoressa Dato ha ricostruito lo spaccato di un’epoca di grande risveglio economico, sociale e culturale che si situa a cavallo tra i due secoli passati. Le riflessioni hanno suscitato grande interesse tra il pubblico presente in sala e risvegliato la curiosità verso quei palazzi storici della città che stanno sotto gli occhi di tutti ma dei quali si conosce ben poco, a partire dal più noto Teatro Massimo Bellini la cui realizzazione finale porta la firma dell’architetto Sada, passando per il palazzo Pancari all’incrocio tra via Etnea e via Umberto, fino ad arrivare alle tante ville e ai tanti villini della borghesia nascente che si trovano sparsi in città e in alcuni centri della provincia etnea.

La serata rotariana è stata anche occasione, come ha ricordato la presidente Maria Torrisi, per rendere omaggio all’avvocato Antonello Dato, padre della relatrice e nonno del Segretario e Presidente Eletto Francesco Toscano. Nel biennio 1975-77 Antonello Dato fu presidente del Club e nell’anno rotariano 1989-90 fu Governatore Distrettuale. A ricordare la sua figura è stato il PDG Francesco Milazzo, mentre Arturo Giorgianni si è soffermato sul ruolo della relatrice che in età giovanile fu tra le fondatrici del Rotaract Club Catania.

Un nuovo socio nel club

Mirko Nigro accresce e arricchisce la famiglia del Rotary Club Catania: con la formula della “doppia affiliazione”, rimanendo ancora collegato al Rotaract, club di provenienza, e entrando a far parte del Rotary Catania, il nuovo socio continua un percorso senza soluzione di continuità.

“Madrina” dell’ingresso, avendo previsto nel suo anno la categoria della “doppia affiliazione”, è stata la past president Giovanna Fondacaro che la presidente Maria Torrisi ha voluto chiamare per apporre il distintivo al neosocio.

I simboli nell’arte

Le immagini dicono più di tanti discorsi. Lo sanno oggi i pubblicitari che vi fanno ricorso continuamente e lo sapevano già bene i grandi artisti che, anche nel passato, per veicolare concetti astratti, complicati o per qualche motivo “segreti”, utilizzavano l’espediente del simbolo e della metafora.

L’iconografia – spesso religiosa – è solo una delle possibili declinazioni dell’impiego dei simboli nell’arte e dell’affascinante catalogo dei simboli nella storia dell’arte ha parlato al Rotary Club Catania Gaetano Bongiovanni, funzionario direttivo del Parco archeologico di Catania e responsabile della casa Casa Museo Verga.

Nella sua ampia carrellata di esempi, da Piero della Francesca a Caravaggio, passando per van Dyck a Mondrian, lo storico dell’arte ha spiegato come un cesto di frutta di una natura morta, con i segni del tempo che svelano che è particolarmente matura, sia in realtà simbolo della caducità della vita, mentre il ramo di corallo al collo del Bambin Gesù in una composizione sacra ne prefigura la morte e il sangue della passione. Molte le immagini di uova, simbolo di rinascita, raffigurate nelle tele di autori nei diversi secoli, e molte le rappresentazioni di candele, teschi e clessidre che hanno il potere di rimandare alla velocità del tempo che scorre.

Le piante, i fiori e gli animali hanno sempre “detto” più di quello che erano e così la vite “parla” di Cristo, il giglio di purezza, il cipresso di longevità, il cane di fedeltà, l’aquila da sempre è sinonimo di gloria, potere e celebrità.

Ad arricchire l’interessante incontro sono stati i contributi di soci, amici e ospiti della serata.

La cultura del mare

Il mare e le sue risorse, ma anche i suoi delicati equilibri messi in pericolo dall’attacco dell’inquinamento delle acque sono stati i temi dell’incontro promosso dal Rotary Club Catania e dalla Fellowship del Mare “IYFR” con gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Gemmellaro” di Catania.

Canoa, canottaggio e vela sono stati gli sport illustrati e proposti come attività formativa ai giovani delle classi quarte e quinte dell’Istituto diretto dalla professoressa Fiorella Baldo che ha introdotto l’incontro insieme alla professoressa Vincenza Pulvirenti.

Nello Catalano, socio del Rotary Club Catania e della IYFR, ha sottolineato la necessità di preservare gli oceani e le risorse marine per mantenere in salute il pianeta e i suoi ecosistemi, in linea con quanto richiesto dall'”Agenda 2030″ delle Nazioni Unite.

Luigi Falanga, rotariano di Dubai, e Sergio Petrina, Presidente del Circolo Nautico di Catania, hanno parlato dell’importanza dell’educazione dei giovani anche in mare, promuovendo le attività della “Scuola di Mare Paul Harris” che riserva una particolare attenzione anche alle persone con disabilità.

La presidente del Rotary Club Catania ha illustrato il “Progetto Pesce Azzurro” promosso quest’anno dal club con la collaborazione dei medici pediatri Fimp, dell’associazione Cuochi e Pasticceri Etnei e con l’Area Marina Protetta “Isole Ciclopi”.

Pasqua solidale e dell’accoglienza

Sarà realizzata anche con il contributo del Rotary Club Catania la lavanderia solidale della Comunità di Sant’Egidio di Catania che verrà inaugurata il prossimo mese a favore dei più bisognosi e degli ultimi: in occasione della serata per lo scambio degli Auguri di Pasqua, infatti, i soci del Club, riuniti in sede, hanno donato al presidente regionale della Comunità di Sant’Egidio, Emiliano Abramo, un assegno destinato all’acquisto di una lavatrice che attrezzerà un nuovo spazio di accoglienza e di servizio destinato non soltanto ai migranti.

Per contribuire all’iniziativa benefica, che sarà intitolata (come tante altre in Italia che saranno gestite dalla Comunità di Sant’Egidio) “Lavanderia di Papa Francesco”, anche l’Assistente del Governatore, Polletta Pennisi, ha voluto aggiungere un’offerta personale come segno di vicinanza.

“La cultura dell’abbraccio – ha dichiarato Emiliano Abramo – è la chiave che salverà il mondo, risucchiato nel vortice delle guerre, dell’odio e della sopraffazione. L’accoglienza e la solidarietà sono la risposta umana più alta a molte derive. Dobbiamo ricordarci che i flussi migratori sono assurti alla ribalta mediatica a Catania a partire dal 10 agosto 2013, quando sulla spiaggia del Lido Verde della Playa si arenò un motopesca con 120 persone e annegarono 6 giovani che erano quasi arrivati a toccare la “Terra Promessa”, ma purtroppo il fenomeno delle migrazioni non si è fermato. Nè si è fermato il suo pesante corollario di sacrifici di vite umane”.

La serata è stata arricchita delle testimonianze dirette di Domenico Fabiano, fotografo, che si recò a Cutro in Calabria all’indomani della strage dove, nella notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023, un caicco partito dalla Turchia con 180 migranti si incagliò in una secca e fu una strage per 95 persone. Le foto da lui scattate in quella spiaggia, insieme a quelle di un altro fotografo, Giuseppe D’Amico (soprattutto ritratti di giovani migranti all’interno del Cara di Mineo), hanno reso plastiche le emozioni narrate dai relatori.

Nelle parole e nelle immagini dei tre fotografi, tutti soci di “Onirica” (una libera associazione che promuove l’arte e i temi sociali, presieduta da Antonello Ferrara), sono scolpite le emozioni di istanti drammatici, ma anche la speranza di un “abbraccio” dell’umanità sensibile, accogliente e generosa.

“La nostra Pasqua – ha detto Maria Torrisi, presidente del Rotary Club Catania – è quella del cuore, della solidarietà e dell’accoglienza. Abbiamo voluto che il momento dello scambio degli auguri tra i soci non avesse il sapore inutile e vuoto di un uovo di cioccolato, ma quello deciso e concreto di un’azione utile per i più bisognosi, di un segno tangibile e vero”.

La scuola parla di noi

Piace ai bambini, piace alle famiglie e piace tanto anche alle scuole il progetto “Pesce azzurro in età pediatrica”, promosso dal Rotary Club Catania insieme alla Federazione dei Medici Pediatri di Catania, all’Associazione Cuochi e Pasticceri Etnei e all’Area Marina Protetta “Isole Ciclopi”. Di seguito un articolo pubblicato sull’iniziativa educativa svolta presso l’Istituto Comprensivo “Federico De Roberto”.

https://newsicilia.it/catania/scuola/il-pesce-azzurro-e-servito-al-plesso-torresino-delli-c-de-roberto-di-catania-per-una-sana-e-corretta-alimentazione/929167/#:~:text=%E2%80%9CDe%20Roberto%E2%80%9D%20di%20Catania%20per%20una%20sana%20e%20corretta%20alimentazione,-NewSicilia%20%7C%20Scuola%20%7C%20Catania&text=CATANIA%20%E2%80%93%20Si%20%C3%A8%20svolto%20ieri,il%20Plesso%20Torresino%20dell’I.C.

Pesce azzurro a ricreazione

Hanno chiesto persino il bis (di risotto ai fiori di zucca, zafferano e pesce azzurro) gli 80 bambini delle quattro classi elementari del plesso Torresino dell’I.C. “Federico De Roberto” che hanno assistito, attentissimi e attivi nel confronto con i relatori, all’incontro organizzato dal Rotary Club Catania e dai Medici Pediatri della Fimp di Catania, sull’educazione alimentare.

Il dott. Filippo Di Forti, segretario provinciale Fim, ha spiegato loro perché è necessario mangiare più volte a settimana il pesce e quali e quanti additivi, conservanti e coloranti molti cibi industriali e preconfezionati contengono.

“Un mal di pancia – ha detto il medico – può derivare da ciò che di poco sano abbiamo mangiato, ma è scegliendo alimenti freschi, ricchi di nutrienti, “a chilometro zero” e di stagione, che non solo evitiamo di stare male, ma cresciamo in salute e aumentiamo le difese del nostro organismo”.

Tante le domande al pediatra e alle cuoche dell’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri Etnei (Apcpe), Katy Di Martino e Chiara Facineroso che hanno mostrato, in diretta, come cucinare un buon piatto a base di riso e pesce azzurro.

Alla fine della lezione nell’aula magna della scuola diretta da Cinzia Giuffrida le cuoche hanno distribuito a bambini, insegnanti e genitori la pietanza preparata. “E’ stato un successo – ha dichiarato la professoressa Silvia Macaluso, referente per la Salute dell’I.C. De Roberto – perché tanti bambini hanno imparato ad apprezzare un alimento che a casa si rifiutavano di mangiare”.

Insegnanti e alunni potranno approfondire gli argomenti della salute, dell’ambiente e anche imparare qualche ricetta di cucina inquadrando il QRCode stampato sul manifesto che è stato realizzato dal Rotary Club Catania in collaborazione con la Fimp e l’Area Marina Protetta “Isole Ciclopi” e ora distribuito a scuole, ambulatori di pediatria e ristoranti.

Intelligenza Artificiale, incontro al Rettorato

Esperti di numerose discipline si sono confrontati in una giornata di studi patrocinata dal Rotary Club Catania e organizzata dall’Università di Catania e dal Centro di documentazione, ricerca e studi sulla cultura dei rischi.

I rischi e le opportunità del progresso tecnologico legato alle dinamiche delle decisioni sono stati al centro di una ricca giornata che ha visto la partecipazione, tra gli altri relatori, di due soci del Club (il prof. Benedetto Matarazzo e il prof. Giovanni Cultrera) oltre che della presidente Maria Torrisi.

Il prefetto Anna Maria Librizzi, il Sindaco di Catania Enrico Trantino, il Rettore Francesco Priolo, l’arcivescovo Luigi Renna, il direttore del quotidiano “La Sicilia” Antonello Piraneo, il direttore della Banca D’Italia filiale di Catania Gennaro Gigante hanno aperto l’incontro concluso dall’esperto di fama internazionale, prof. Roman Slowinnski dell’Università di Tecnologia di Poznan, in Polonia. Mentre, alla ripresa dei lavori pomeridiana si sono succeduti gli interventi di Marcello La Bella, dirigente per la Sicilia orientale della Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale, Felice Giuffrè e Biagio Andò, docenti di Diritto Costituzionale e Comparato, e di Giovanni Cultrera, sovrintendente del Teatro Massimo di Catania.

Prodigi del linguaggio nascosto

Le parole sono scrigni di significati, ma le espressioni del viso e i movimenti del corpo “parlano” più di quanto le parole siano in grado di comunicare. Da una stretta di mano si può capire tanto, come da uno sguardo o da un movimento delle labbra. Conoscere il linguaggio di questi piccoli segni è un grande vantaggio nei rapporti interpersonali e Roberto Lo Nigro, socio del Rotary Palermo Sud, cultore di Public Speaking e mentalismo, lo ha dimostrato in un incontro con i soci del Rotary Catania riuniti in sede in interclub con il Rotary Catania Bellini.

Roberto Lo Nigro ha descritto abilmente la struttura della conversazione efficace e le trappole delle “frasi killer”, quelle che dicono l’opposto delle intenzioni di chi le pronuncia, ha coinvolto il pubblico attivamente con esempi e dimostrazioni e alla fine ha anche stupito l’attento uditorio con alcuni esperimenti di “lettura del pensiero”, a metà tra la magia, la manipolazione e la psicologia.

Lo scambio dei guidoncini con le presidenti del R.C. Catania Bellini Mirella Portaro e del R.C. Catania Maria Torrisi ha suggellato l’amicizia rotariana.

Per i soci è stata un’occasione di confronto, di riflessione e di conoscenza delle armi della persuasione. L’approccio leggero con la chiave dell’intrattenimento ha aggiunto alla serata una piacevole nota di allegria.

Educazione alla salute mentale

Ancora un altro appuntamento del Rotary Club Catania con le scuole del territorio. Stavolta, nell’ambito del progetto distrettuale sulla salute mentale voluto dal presidente del Rotary International per l’anno 2023/24 Gordon McInally e rilanciato dal Governatore Goffredo Vaccaro, gli studenti dell’Istituto Scolastico “Carlo Gemmellaro” sono stati coinvolti in un incontro con il socio dott. Giuseppe Fichera, psichiatra, che per anni è stato Direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asp di Catania.

Depressione, ansia e attacchi di panico sono manifestazioni di disagio che possono essere ricondotti a traumi infantili e che, in età precoce, possono non solo essere diagnosticati, ma anche affrontati e con successo dalla medicina e dalle terapie psicologiche.

Il dott. Giuseppe Fichera ha messo in guardia i giovani che gremivano l’auditorium dell’Istituto a non cedere alla tentazione di voler compensare il problema dell’ansia con l’assunzione di sostanze che promettono miracoli perché l’effetto, soprattutto tra i giovani che non hanno compiuto 26/28 anni (età della completa maturità mentale nella donna e nell’uomo), è quello di “spegnere” le cellule nervose del cervello in maniera definitiva e irrimediabile.

L’argomento, al quale l’oratore ha collegato anche altre manifestazioni patologiche dello sviluppo (dal narcisismo all’eccessiva timidezza, dai disturbi dell’alimentazione all’autolesionismo) è stato accolto dai giovani e dagli insegnanti con interesse.