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Interact a lezione salvavita

Sapere e saper agire, questa la formula del corso rivolto ai ragazzi che il Governatore Goffredo Vaccaro ha indirizzato a tutti i Rotaract Club del Distretto e che i piccoli soci del Rotaract Club Catania hanno frequentato con interesse insieme alla delegata Interact Maria Grazia Turco e alla presidente Incoming Laura Bonaccorso.

Grazie alle chiare spiegazioni del cardiologo dott. Giuseppe Scaccianoce, rotariano responsabile del progetto distrettuale, i ragazzi hanno appreso le nozioni basilari del primo soccorso, della rianimazione cardiopolmonare e hanno imparato la sequenza delle azioni necessarie nel caso di estrema necessità. Ciò che però li ha resi maggiormente partecipi è stata l’opportunità di sperimentare in maniera diretta le nozioni apprese, avvalendosi di speciali manichini in lattice, studiati per abilitare alla pratica salvavita. Ne hanno “provati” tre: un manichino che riproduce le forme di un adulto, un secondo manichino che ha la struttura di un adolescente e un ultimo piccolo manichino che invece riproduce le dimensioni e l’aspetto di un neonato.

“Il corso di formazione indirizzato ai ragazzi – ha spiegato il dott. Giuseppe Scaccianoce – serve non solo ad avvicinare i giovani, ma anche indirettamente ad incoraggiare gli adulti a rendersi disponibili ad operare, ovviamente dopo aver frequentato con successo un’attività di preparazione mirata. Soprattutto un corso completo come quello proposto questa volta, che unisce nozioni di primo soccorso a quelle sull’uso del defibrillatore”.

I giovanissimi allievi sono stati attirati dalla responsabilità della quale sono stati investiti e si sono detti grati per aver ottenuto a fine giornata un attestato di partecipazione, sapendo bene che prima dei 16 anni non è possibile essere abilitati ad intervenire.

Ryla, un biglietto per il futuro

“Ho imparato cose che neanche immaginavo. Per esempio ora so la differenza tra un manager e un leader e so anche tante cose di ciò che fa il Rotary”. Nelle parole di Asia Cacciola c’è la gioia di aver partecipato ad una iniziativa formativa grazie al supporto del Rotary Club Catania c’è anche a gratitudine per aver ricevuto un dono che sente già grande e utile per il suo futuro.

Dopo essere stata selezionata tra le candidature giunte al Rotary Club Catania, Asia Cacciola, 18 anni, studentessa della VF sezione Turismo dell’Istituto Tecnico “Carlo Gemmellaro” di Catania, ha partecipato alle giornate di formazione, dal 9 al 13 aprile, che il Distretto fornisce ai giovani meritevoli. Ha intrecciato amicizie diverse da quelle che solitamente si instaurano tra i banchi di scuola e ha partecipato ad incontri di formazione con veri leader in diversi ambiti di attività. Ha incontrato addirittura un ambasciatore e ha partecipato con gli atri ragazzi anche a visite guidate in città ed escursioni (alcuni momenti aggregativi in foto). Infine, con allegria e con ampio senso di gratitudine, al suo rientro a Catania, ha testimoniato l’esperienza ai soci del club, ringraziando e dimostrando di aver fatto tesoro dell’opportunità.

Lotta al Cyberbullismo

Un’occasione di riflessione per oltre 130 bambini (tra i 10 e 13 anni) e per i loro genitori: questo è stato l’incontro, organizzato all’Istituto Comprensivo Federico De Roberto dal Rotary Club Catania su proposta distrettuale, guidato dalla vicepresidente della Commissione distrettuale “Tutela dei giovani e protezione dei minori” e presidente incoming del club Laura Bonaccorso.

I ragazzi hanno ascoltato con interesse l’intervento del dottor Marcello La Bella, dirigente per la Sicilia orientale della Polizia Postale, che ha illustrato i pericoli e le insidie della navigazione sul web, soprattutto per i più piccoli, facilmente attratti da “esche” sapientemente distribuite da malintenzionati.

La dirigente scolastica professoressa Cinzia Giuffrida, la vicepresidente della Commissione Laura Bonaccorso, i soci presenti, i genitori dei ragazzi e i docenti delle classi hanno formato un attento parterre per le importanti comunicazioni del dott. La Bella che è riuscito a condividere la propria esperienza in modo stimolante e generoso.

Il Cinema nei manifesti

Quasi un quadro, più di un invito: il manifesto cinematografico è stato per decenni il modo più veloce e persuasivo per condensare e trasferire in una sola immagine tutta l’atmosfera di un’intera storia proposta nelle sale cinematografiche. Se ne sono servite le case di distribuzione di Hollywood e di Cinecittà, ingaggiando i più bravi disegnatori del momento, tra cui il catanese Enrico De Seta, che hanno reso ancora più iconici i personaggi e gli interpreti dei film, dagli anni Trenta fino quasi ai giorni nostri, quando la funzione della locandina e del manifesto è stata soppiantata dalla forza trainante dei trailer cinematografici.

Attraverso una carrellata di immagini, molte delle quali diventate simbolo stesso della cinematografia internazionale, Attilio Bruno – Past Governatore del Distretto 2110 Sicilia e Malta del Rotary, collezionista, grande esperto e cultore anche dei manifesti cinematografici – ha intrattenuto, affabulato e incuriosito i soci e gli ospiti della serata organizzata in sede dalla presidente del Rotary Club Catania, Maria Torrisi.

“Il mercato del cinema era in veloce crescita e molti tra i più bravi disegnatori erano in grado di realizzare locandine e manifesti in pochissimi giorni – ha svelato il relatore – puntando sulle caratteristiche più marcate del personaggio e sulle peculiarità dell’attore. La scelta dei colori e dei caratteri tipografici, unita alla capacità di rappresentare le espressioni del viso in maniera fortemente comunicativa, hanno fatto la fortuna di moltissimi film in Italia e in America”.

Il collezionismo dei manifesti cinematografici riunisce appassionati in ogni parte d’Italia e del mondo, i più antichi e rari sono venduti all’asta e raggiungono quotazioni da capogiro: la locandina originale del film horror Frankenstein, ad esempio, girato nel 1931 e prodotto dagli Universal Studios, pochi anni fa è stato battuto all’asta 360 mila dollari, quello di King Kong 390 mila. Ma per soddisfare l’interesse di molti appassionati di storia del cinema sono in commercio, anche a poche decine di euro, copie fedeli di moltissime locandine, belle da esporre e interessanti da studiare.

“I cinema, soprattutto nei centri minori, erano luoghi di aggregazione – ha ricordato Francesco Milazzo nel suo intervento, a conclusione della serata – e la bacheca con la cornice di legno e la grata di metallo che proteggeva la locandina di turno era per noi una sorta di altarino. L’incontro di oggi è una forma di consacrazione della memoria, un prezioso contributo alla sacralità delle nostre radici”.

Un laboratorio come opportunità

Prosegue l’impegno del Rotary Club Catania per sostenere il progetto “La lettura rende liberi”, un percorso di auto-consapevolezza per minori sottoposti a “misure cautelari e messa alla prova”, attivato dal Club nell’Anno Rotariano 2021/22 con la presidenza di Anna Cavallotto e giunto quest’anno alla sua terza edizione. Anche quest’anno i giovani seguiti dall’Ussm (Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni) del Ministero della Giustizia hanno potuto seguire una speciale attività di laboratorio guidata, sulla scrittura, la lettura e l’autoanalisi che si concluderà con un “Cammino giudiziario”, quattro giorni sull’Etna a contatto con la natura che permetterà a formatori e ragazzi di sperimentare la possibilità del superamento degli ostacoli attraverso la fatica, ma anche la progettualità e la solidarietà.

Aspettando questa data, i giovani che seguono il percorso lavorando su testi di canzoni e brani tratti da libri che li sollecitano a scrivere riflessioni su se stessi, hanno avuto la possibilità di partecipare ad un’altra modalità di cammino, stavolta in città, offerta dalla manifestazione “Corri Catania” che aggrega e rende “uguali” perché tutti i partecipanti indossano la stessa maglietta.

Il Rotary Club Catania ha donato l’iscrizione e la maglietta della manifestazione cittadina, per consentire a ciascun giovane che già frequenta le attività del progetto “La lettura rende liberi” di poter partecipare in anonimato all’attività sportiva e aggregativa.

I giovani hanno apprezzato le attenzioni che il Rotary Club Catania dimostra loro – tra cui anche l’ingresso al Teatro Massimo Bellini per assistere ad uno spettacolo di musica e danza offerto dal Soprintendente Giovanni Cultrera, socio del club, o la visita alla cappella delle Reliquie di Sant’Agata nella Cattedrale – e hanno ringraziato con larghi sorrisi e con la meraviglia di chi non è abituato alla gratuità di un dono e scopre che nella vita c’è la possibilità di un cambiamento e di una opportunità.

La risorsa Mare

Con il “Piano del Mare”, il documento programmatico multidisciplinare voluto al suo insediamento dal Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare Nello Musumeci, per la prima volta in Italia è stata riconosciuta e legittimata l’importanza e la centralità del mare, una risorsa che anche il Rotary Club Catania intende valorizzare e proteggere con attività specifiche e mirate: il progetto “Plastic Free” avviato nell’anno di presidenza di Nello Catalano; il progetto “Pesce Azzurro” attivato quest’anno dalla presidente Maria Torrisi, che ha anche stretto una collaborazione con i cuochi dell’area etnea e con l’Area Marina Protetta Isole Ciclopi; e il progetto “Università del Mare”, introdotto dalla socia Zina Bianca, che ha visto l’immediata adesione di Nello Catalano, appena nominato Commodoro della Regione Italia della Fellowship rotariana del Mare.

Di questo massiccio corpo giuridico, e dei riflessi sulle attività economiche e sociali che le indicazioni del Comitato Interministeriale per le politiche del Mare (Cipom) producono per la Sicilia, ha parlato diffusamente il Capo del Dipartimento della Struttura per le politiche del Mare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ammiraglio Pierpaolo Ribuffo, già comandante dell’Accademia Navale e Capo di Stato Maggiore della Squadra Navale, che è stato il relatore di un incontro organizzato dal Rotary Club Catania al Circolo Canottieri Jonica.

“Bisogna rendere attrattivi i porti siciliani con condizioni interessanti per gli armatori – ha messo in guardia Ribuffo che adesso, per la Presidenza del Consiglio, coordina le attività di 11 Ministeri in materia di Mare – il rischio è che altrimenti potrebbero essere privilegiate altre rotte e altri flussi. Il Piano del Mare è uno strumento che consente di mettere a sistema esigenze e competenze diverse, approcci e necessità provenienti da matrici anche molto distanti tra loro, ma spetta alla nuova cultura del mare organizzare le risposte utili”.

L’ecologia, la protezione della natura e delle sue biodiversità, ma anche l’utilizzo delle risorse, delle energie rinnovabili come i venti, la disciplina delle attività della pesca e dell’acquacultura, e poi il commercio e il trasporto con le “autostrade del mare”, la crocieristica, i cantieri navali, il turismo e gli sport in ambiente marino, per finire con la sicurezza e il quadro strategico militare sono i temi che il Piano del Mare integra e compendia e che il pubblico della serata rotariana ha arricchito di sollecitazioni, riflessioni e proposte durante il ricco dibattito moderato dalla presidente del Rotary Club Catania, Maria Torrisi.

A fare da sfondo, ma anche di ispirazione, la mostra fotografica di pesci nel loro habitat naturale del Mediterraneo, realizzate dai campioni di fotografia subacquea dell’associazione “Gro Sub Catania” che per le Aree Marine Protette italiane da questo venerdì cominceranno il censimento delle specie ittiche, a partire dalla zona A dell’Amp Isole Ciclopi.

Visita alla Casa Museo Verga

L’amicizia, la stima e la curiosità culturale scaturite da un incontro in sede tra i soci e il direttore del Parco Archeologico di Catania, Gaetano Bongiovanni, ha fatto nascere il progetto di una iniziativa mirata alla scoperta dei tesori nascosti della città. Gli oggetti appartenuti allo scrittore siciliano Giovanni Verga, la sua casa, i suoi mobili, i libri e le fotografie che egli stesso amava scattare, dalle quali poi traeva ispirazione per le sue novelle e per i suoi romanzi, sono state oggetto di una interessante scoperta che alcuni soci del Rotary Club Catania hanno fatto, guidati dalle appassionate descrizioni dello storico dell’arte Bongiovanni.

In particolare a segnare il filo rosso della visita alla casa museo Verga è stata la disposizione dei dipinti di autori contemporanei al Verga (Antonino Gandolfo, Giuseppe Sciuti, Amedeo Bianchi e Alessandro Abbate) in esposizione nella casa.

Un dono alla Pediatria

E’ un importante strumento per la diagnosi precoce di malattie oncologiche nei bambini quello che il i Rotary Club dell’Area Etnea hanno consegnato al reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico San Marco di Catania. Si tratta di un “colorimetro” automatico che servirà per fare direttamente in loco alcuni particolari esami che fino ad oggi erano inviati presso strutture ospedaliere del Nord Italia che già erano dotate della speciale strumentazione. Adesso, invece, i tempi della diagnosi si accorceranno e le possibilità di una cura più tempestiva aumentano, a tutto vantaggio della salute dei bambini.

L’idea è partita da Antonella, compagna del Governatore Goffredo Vaccaro, che rinunciando ai tradizionali fiori o ai piccoli doni che solitamente i club offrono alle consorti nelle giornate di visita, ha chiesto la partecipazione alla raccolta necessaria per l’acquisto della strumentazione specifica che mancava al reparto pediatrico del Policlinico. Un’idea accolta con grande entusiasmo e partecipazione dai club che oggi, senza clamori e con gioia, consegnano alla struttura ospedaliera.

A rappresentare il Rotary Club Catania è stata la past president Loredana Caltabiano, pediatra, che insieme ai soci Katia Carpinato e Martino Ruggieri, primari della struttura universitaria Policlinico, hanno accolto il Governatore Vaccaro, insieme al direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Gaetano Sirna e alla direttrice del reparto Giovanna Russo.

L’impronta di Sada a Catania

L’architettura delle città è lo specchio della società che la abita. A saper interrogare le scelte stilistiche e le soluzioni proposte dagli architetti, si trovano anche le ragioni che hanno determinato quelle scelte. All’indomani dell’Unità d’Italia gli architetti di tutta Italia si chiedevano quale dovesse essere lo stile unico della neonata Nazione. Si discuteva ad esempio se fare prevalere le linee neoclassiche dell’architettura romana o quelle ogivali goticheggianti dello stile veneziano, se riconfermare i volumi del barocco o se alleggerire le forme con soluzioni ispirate alle architetture tedesche oppure a quelle francesi.

A Catania uno dei più importanti interpreti di questo periodo di grandi trasformazioni fu Carlo Sada e delle sue opere, del suo stile, della sua fortuna, ha parlato ampiamente in un incontro con i soci del Rotary Club Catania la professoressa Zaira Dato, docente di architettura e raffinata esperta di restauri.

Con una carrellata di immagini – foto dei prospetti dei palazzi così come oggi si trovano in città, immagini d’archivio, piante e planimetrie di studio – e con un ventaglio di riflessioni multidisciplinari la professoressa Dato ha ricostruito lo spaccato di un’epoca di grande risveglio economico, sociale e culturale che si situa a cavallo tra i due secoli passati. Le riflessioni hanno suscitato grande interesse tra il pubblico presente in sala e risvegliato la curiosità verso quei palazzi storici della città che stanno sotto gli occhi di tutti ma dei quali si conosce ben poco, a partire dal più noto Teatro Massimo Bellini la cui realizzazione finale porta la firma dell’architetto Sada, passando per il palazzo Pancari all’incrocio tra via Etnea e via Umberto, fino ad arrivare alle tante ville e ai tanti villini della borghesia nascente che si trovano sparsi in città e in alcuni centri della provincia etnea.

La serata rotariana è stata anche occasione, come ha ricordato la presidente Maria Torrisi, per rendere omaggio all’avvocato Antonello Dato, padre della relatrice e nonno del Segretario e Presidente Eletto Francesco Toscano. Nel biennio 1975-77 Antonello Dato fu presidente del Club e nell’anno rotariano 1989-90 fu Governatore Distrettuale. A ricordare la sua figura è stato il PDG Francesco Milazzo, mentre Arturo Giorgianni si è soffermato sul ruolo della relatrice che in età giovanile fu tra le fondatrici del Rotaract Club Catania.

Un nuovo socio nel club

Mirko Nigro accresce e arricchisce la famiglia del Rotary Club Catania: con la formula della “doppia affiliazione”, rimanendo ancora collegato al Rotaract, club di provenienza, e entrando a far parte del Rotary Catania, il nuovo socio continua un percorso senza soluzione di continuità.

“Madrina” dell’ingresso, avendo previsto nel suo anno la categoria della “doppia affiliazione”, è stata la past president Giovanna Fondacaro che la presidente Maria Torrisi ha voluto chiamare per apporre il distintivo al neosocio.