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Antichi canti siciliani rivivono grazie al R.C. Catania

Sarebbero andati perduti, confinati nelle pagine ingiallite di appunti sparsi e dimenticati, gli antichi canti popolari siciliani che la curiosità, l’amore e la determinazione del prof. Pippo Pappalardo, invece, hanno riportato in vita, grazie alla collaborazione del Rotary Club Catania che negli anni lo ha incoraggiato e sostenuto, aiutandolo a produrre nel 1984 una prima raccolta di canti antichi siciliani e nel 1996 una seconda raccolta dedicata alla canzone catanese tra Ottocento e Novecento.

Il suo “grazie” al Club, del quale è stato presidente nel ‘89-‘90 e socio dal ‘79, si è rivelato in realtà un nuovo dono per la coinvolgente e dotta conversazione del relatore e per il raffinato contributo musicale offerto dai cantori Giovanni Doro (voce e chitarra) e Maria Rapisarda (voce) interpreti di alcuni brani selezionati tra quelli rinvenuti e valorizzati da Pippo Pappalardo, tra cui “Mi lassasti in abbannunu” dalla raccolta Frontini, “Vitalora” dalla raccolta Favara, “A la Viddanisca” dalla raccolta Favara e “Quannu ni patu” di Riela.

“E’ stato grazie ad una conversazione, durante una conviviale con i soci del club, ormai 28 anni fa, che nacque l’idea di pubblicare il primo disco – ha ricordato con inossidabile riconoscenza Pippo Pappalardo – perché allora era facile trovare soluzioni tra di noi. Inoltre il nostro Club è stato sempre sensibile alle tematiche relative alla cultura e ai costumi siciliani – ha ricordato Pappalardo – ad esempio il noto biografo di Bellini, Francesco Pastura, è stato uno dei nostri soci fino al 1968”.

Il prof. Pippo Pappalardo si è soffermato sulla natura modale dei canti più antichi e poi su alcune caratteristiche di quelli dell’Ottocento catanese e il confronto tra le due espressioni musicali ha particolarmente attirato l’interesse del folto pubblico presente.

“Antichi canti di Sicilia” (editore Folk Studio – Roma) è una rigorosa testimonianza filologica e musicale di prodotti culturali popolari ormai dimenticati. “Questo disco – è stato il commento dei critici che hanno salutato subito con favore l’iniziativa – permette alle nuove generazioni l’ascolto di suoni e voci arcaiche, testimonianze fondamentali di una cultura antica”.

Al presidente decano del club, accademico insigne, la presidente del Club Maria Torrisi a nome di tutti i soci, ha consegnato una speciale targa ricordo. Mentre una seconda targa, anch’essa consegnata a sorpresa, è stata consegnata al socio più anziano, Egidio Fortuna, iscritto nel 1977.

Il Rotary Club ha celebrato così, in maniera sobria e familiare, la propria storia associativa, dimostrando riconoscenza e gratitudine ai testimoni delle proprie radici.

Salute infantile, progetto di educazione alimentare

Il progetto di educazione al consumo del pesce azzurro in età pediatrica, indicato dal Governatore Vaccaro tra gli obiettivi del proprio anno, è stato accolto subito con interesse dal Rotary Club Catania e, grazie alla collaborazione dei pediatri del territorio, dei cuochi della provincia etnea e con il supporto scientifico naturalistico dell’Area Marina Protetta Isole Ciclopi, è stata realizzata una rete di intervento che ha come destinatari i bambini, le scuole e le famiglie.

Il Rotary Club Catania ha ideato un manifesto attraente e colorato, che verrà distribuito ai pediatri e alle scuole, e che rimanda, attraverso la lettura di un QR Code, ad una pagina dedicata del sito del Rotary Catania che offre vari contenuti informativi: ricette di cucina facili e gustose, notizie sulla stagionalità dei pesci e sulle loro abitudini di vita, importanti informazioni sulle caratteristiche e sul valore nutrizionale di ciascuna specie ittica.

“La salute dei bambini è molto più che la cura di una febbre o di una tosse – ha detto il dottor Filippo Di Foti, segretario provinciale della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) ai colleghi pediatri, durante la presentazione del progetto rotariano – perché per i pediatri la missione è curare il benessere del bambino, anche attraverso un intervento mirato sulle famiglie e sulle scuole. L’interesse dei pediatri è la crescita armonica e lo sviluppo del bambino, dall’età neonatale fino a quella puberale. Aiutare i genitori a scegliere per i figli un’alimentazione corretta è uno dei nostri compiti”.

La presidente del Rotary Club Catania Maria Torrisi e il vicepresidente Nello Catalano hanno coinvolto i pediatri invitandoli ad esporre il manifesto nelle sale d’attesa dei loro ambulatori e li hanno sollecitati a partecipare agli incontri programmati nelle scuole, mentre il presidente dei cuochi etnei Angelo Scuderi ha offerto la disponibilità dei cuochi associati a collaborare con le attività didattiche e dimostrative.

Grani antichi e calici di vino

Le preziose varietà dei grani antichi siciliani, riscoperte e valorizzate solo negli ultimi anni, sono una risorsa pregiata per la nostra salute e favoriscono anche il benessere dell’ambiente, mantenendo elevati i valori della biodiversità in natura.

Ne ha parlato il prof. Paolo Guarnaccia – docente al Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie dell’Università di Catania – ad un pubblico affascinato ed attento, durante un incontro in interclub con il Rotary Club Catania Etna Centenario.

Dal “Margherito” al “Senatore Cappelli” sono più di 50 i grani antichi salvati in Sicilia dall’estinzione causata, negli anni ’70, dalla “rivoluzione verde” che ha favorito la produzione delle sole poche varietà che rendevano economicamente di più.

“Occorre sensibilizzare il consumatore”, ha avvertito il prof. Guarnaccia “per renderlo consapevole dell’importanza dell’alimentazione sana, varia e genuina”.

Milena Curto ha illustrato le caratteristiche della produzione viticola della Sicilia Sud orientale, dove il “Nero d’Avola” è protagonista con i suoi forti profumi derivanti dalle temperature secche e asciutte e dalla prossimità con il mare.

La tombola della solidarietà

Una gara di generosità ha coinvolto la città di Catania: i commercianti e gli imprenditori che hanno condiviso gli obiettivi del club, hanno donato un pensiero per arricchire il montepremi della tradizionale tombola di Capodanno del Club.

Il risultato è stato una serata divertente, ricca e coinvolgente che ha consentito di raccogliere i fondi per sostenere alcuni progetti già avviati negli anni passati e in più ha regalato ai soci, agli amici e alle famiglie momenti di piacevole convivialità.

Tantissimi premi sono andati anche ai ragazzi dell’Interact che hanno partecipato con entusiasmo al gioco che da sempre riunisce le famiglie intorno al tavolo nel periodo natalizio.

Tutti si sono sentiti “bambini per una sera” e la Tombola ha dimostrato la sua capacità di saper coinvolgere tutte le fasce d’età.

Il ricavato della vendita delle cartelle sarà destinato dal Club ai progetti “Musica Insieme a Librino” e “La lettura rende liberi”.