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In classe con gusto

Il progetto “Pesce Azzurro”, promosso dal Rotary Club Catania insieme alle associazioni dei Medici Pediatri (Fimp) e dei Cuochi Etnei (Acpe) e con L’Area Marina Protetta Isole Ciclopi, ha ottenuto più dei risultati sperati. Durante l’incontro con gli alunni di quinta elementare dell’Istituto Comprensivo “Italo Calvino” di Catania, la degustazione di uno dei piatti realizzati con il pesce azzurro, il cui consumo si vuole promuovere con questo progetto di educazione alimentare, ha suscitato in alcuni fra i piccoli studenti oltre alla curiosità, anche la meraviglia.

“Non avevo mai mangiato questo pesce spatola”, ha dichiarato Elisa, allungando il piatto per averne ancora. “E che profumo – ha aggiunto Dario – non sapevo che i fiori di lavanda erano così buoni anche da mangiare”.

Alle 10 del mattino, quando più spesso si consumano cornetti e brioche, tanti bambini invece, riuniti insieme con gli insegnanti e con il preside prof. Salvatore Impellizzeri, sperimentano con gusto nuovi alimenti. Lo chef Angelo Scuderi, presidente dell’associazione dei cuochi e dei pasticceri etnei, ha preparato per loro un risotto in bianco, condito con pesce spatola del Mediterraneo, riso, curcuma ed erbette aromatiche del campo e poi lo ha guarnito con piccoli fiori di lavanda.

L’incontro è stato moderato dalla presidente del Rotary Club Catania Maria Torrisi, che ha spiegato come poter arricchire le conoscenze sull’argomento (sia nel campo della sana alimentazione, che in quello delle ricette di cucina, ma anche nel settore delle scienze e dell’ecologia) attraverso il QRCode inserito nella locandina che il Rotary Club Catania ha realizzato e consegnato alle scuole e ai pediatri della città.

Il dott. Filippo Di Forti, presidente dell’associazione dei Pediatri di Catania, si è soffermato sulle qualità nutrizionali del pesce, ma anche di molti altri alimenti utili per lo sviluppo e per la salute dell’organismo sin dall’età infantile.

Molte malattie, e tra queste anche l’obesità, possono essere prevenute abbandonando le cattive abitudini alimentari e facendo anche del movimento con regolarità. “Basta merendine e panini super imbottiti – ha esortato il pediatra – perché nutrirsi è bene, mentre mangiare è male: scegliamo ciò che ci fa stare bene ed evitiamo di soddisfare la gola con zuccheri, grassi, conservanti e coloranti alimentari. Scegliamo frutta e verdura di stagione, alimenti freschi e non conservati e il buon pesce azzurro dei nostri mari che fa bene e ci protegge da molte malattie”.

Il Rotary Club Catania insieme ai Cuochi etnei, ai Pediatri di Catania e all'Area Marina Protetta Isole CIcloi promuove il consumo del pesce azzurro anche in età pediatrica.
Rotary Club Catania, 93° compleanno

Da quel 4 marzo 1931, quando il Rotary Club Catania è entrato a far parte ufficialmente della grande famiglia del Rotary International, sono passati 93 anni: un cammino lungo, costellato di importanti progetti e animato da uomini e donne di grandi ideali e forti ispirazioni. Nella storia del Club si annoverano cinque Governatori (Giovan Battista Cottini, Oreste Geraci, Antonello Dato, Antonio Mauri e Francesco Milazzo), numerosi progetti che hanno lasciato un segno sul territorio (per l’ambiente, per la promozione sociale, per la diffusione della cultura, per la pace, per le giovani generazioni, e per tantissimi altri piccoli e grandi obiettivi che l’attualità e l’urgenza hanno via via ispirato ai presidenti di turno) e centinaia di attività che hanno fatto crescere l’impatto e la diffusione dell’ immagine e dell’operato del Rotary in Sicilia.

Due i relatori che hanno reso prezioso il momento celebrativo: Francesco Milazzo (PDG e past president) che ha parlato del futuro ed Egidio Fortuna (socio del Rotary Club Catania dal 1977 e past president) che ha ricordato il passato. In entrambi i casi, emozioni e sollecitazioni, ricordi e incoraggiamenti al buon agire, hanno fatto vibrare le corde più profonde al numeroso pubblico composto, per l’occasione, oltre che dai soci, anche dalle vedove degli amici che ci hanno lasciati.

Gli interventi del PDG Nando Testoni Blasco, socio onorario del Club, e dell’Assistente del Governatore Polletta Pennisi, insieme a quelli dei soci Pippo Fichera e Loredana Caltabiano, hanno arricchito la serata partecipata anche dai giovani del Rotaract e dall’Interact del Club e dagli ospiti di altri Rotary Club.

“Festeggiare un compleanno è una consuetudine nelle famiglie – ha motivato la presidente Maria Torrisi – e anche una associazione è una comunità nella quale, nella condivisione di valori e progetti, si creano legami belli e importanti, amicizie solide, vicine agli affetti. Per questo in Consiglio Direttivo si è scelto di festeggiare il compleanno del club, in un anno in cui il Rotary Italia festeggia il proprio centenario con solennità”.

A fine serata, con la tradizionale torta con le candeline, a tutti è stata consegnata una copia del certificato del Rotary International con la quale il Club, il 4 marzo 1931, ottenne l’affiliazione.

Insieme contro la mafia

La Magistratura ha nell’applicazione delle leggi gli strumenti per operare, l’informazione nella capacità di inchiesta e di analisi, ma è la società civile che ha il dovere civico e morale di spezzare la catena di connivenze e di paure che imbriglia l’economia e la intossica.

L’appello del “magistrato più giovane d’Italia”, Sebastiano Ardita, che ha superato il concorso in magistratura nel ’91 quando in Sicilia si facevano le stragi di mafia, e che oggi è procuratore aggiunto al Tribunale di Catania, è forte e deciso. “Catania è una città che ha espresso livelli altissimi di valore morale – ha ricordato il magistrato durante l’incontro organizzato dal Rotary Club Catania – e da questa consapevolezza, con orgoglio, deve ripartire”.

Il magistrato, autore di numerosi libri-inchiesta, componente della Direzione Distrettuale Antimafia e Direttore Generale dell’Ufficio dei Detenuti, Consulente della Commissione parlamentare antimafia e coordinatore del pool di Pm del Tribunale di Catania per il “Codice Rosso” e per le fasce deboli, ha ripercorso la storia dello sviluppo della criminalità organizzata a Catania e si è soffermato sulle trasformazioni dell’organizzazione mafiosa negli ultimi decenni, che ormai non usa più le armi da fuoco per imporsi, ma gli strumenti più sofisticati dell’economia e della finanza, spesso intrecciando affari sporchi con attività legali in un mix che difficilmente si riesce a dipanare.

Le leggi talvolta inadeguate, i problemi della magistratura oberata di lavoro, i collaboratori di giustizia che non trovano più conveniente dare una mano alle indagini, la proliferazione delle attività utilizzate a “ripulire il denaro sporco” sono stati soltanto alcuni dei temi che hanno acceso il dibattito e animato le riflessioni tra il numeroso pubblico.

Gli interventi di Michele Cucuzza, socio del Club e direttore di “Antenna Sicilia”, e di Antonello Piraneo, direttore del quotidiano “La Sicilia”, hanno acceso i riflettori sulla “legge bavaglio” che vorrebbe sottoporre a procedimento disciplinare tutti quei magistrati che dovessero consegnare ai giornalisti anticipazioni sulle indagini. “Falcone e Borsellino oggi non potrebbero più spiegare cosa emergeva dalle dichiarazioni di Buscetta”, sintetizza con una immagine il magistrato.

Il dibattito si è arricchito grazie agli interventi di Francesco Milazzo, Antonio Signorello, Emanuele Rimini, Francesco Toscano e della presidente Maria Torrisi che ha ricordato gli anni delle prime indagini del magistrato catanese.

Rotary Day 2024

Anche quest’anno il Rotary Club Catania ha celebrato l’anniversario della nascita del primo Rotary Club, avvenuta a Chicago il 23 febbraio del 1905, grazie alla volontà del suo lungimirante fondatore Paul Harris.

Per ricordare l’evento, dal quale discendono 119 anni di impegno nel mondo a favore delle comunità locali e globali, in molti Comuni si espone la bandiera con la Ruota dentata e si coinvolgono i Sindaci nelle celebrazioni locali.

Il Rotary Club Catania, con una delegazione di suoi soci, è stato ricevuto dal Sindaco avv. Enrico Trantino, per un cordiale saluto, uno scambio di intenzioni sulle prospettive di collaborazione e per la tradizionale fotografia di gruppo insieme ai Club di area etnea.

La raffinata arte di comunicare

Una comunicazione efficace, coinvolgente, capace di produrre effetti sugli ascoltatori, non è una capacità innata, né si può improvvisare: occorre impegnarsi e studiare, leggere ed osservare, e soprattutto occorre esercitarsi molto, fare esperienza e non fermarsi nel processo di crescita personale e professionale. I segreti della buona comunicazione sono stati descritti e analizzati da un esperto di lungo corso, sia nel campo del giornalismo televisivo che dell’editoria: Michele Cucuzza, catanese di nascita, che dopo molti anni di lavoro in Rai come conduttore di tg e di trasmissioni di approfondimento giornalistico e di cronaca, è ritornato a Catania dove attualmente dirige la testata giornalistica di Antenna Sicilia.

Socio del Rotary Club Catania, Michele Cucuzza ha testimoniato – con esperienze, esempi e conoscenze professionali – quanto impegno debba essere profuso per evitare che la comunicazione risulti approssimativa o addirittura distorsiva. Prima di affrontare qualsiasi conversazione che non si vuole banale bisogna pensare alla scaletta degli argomenti e prima ancora bisogna scegliere un look e un atteggiamento posturale adeguato, bisogna conoscere i gusti e le aspettative dell’interlocutore, e soprattutto bisogna sapere esattamente qual è il messaggio che si vuole veicolare, sapendolo centrare con decisione.

Il relatore ha coinvolto l’uditorio, sfatando il mito dello strapotere dell’Intelligenza Artificiale, con un pratico esperimento in diretta con ChatGPT, ha parlato della necessaria e ormai rara concentrazione e dei rischi della banalizzazione della conversazione.

La serata si è arricchita con gli interventi dei soci Pippo Fichera, psichiatra forense, sulle derive patologiche del narcisismo, e di Giuseppe Failla, oncologo, che ha testimoniato le difficoltà professionali della classe medica che potrebbe rischiare di scivolare nell’eccessivo coinvolgimento emotivo col paziente.

La comunicazione ci sembra un’attività facile solo perché sappiamo articolare frasi, ma in realtà è un’arte tra le più raffinate.

Il “Battesimo” del sito internet

E’ stato presentato ufficialmente ai soci del Club il rinnovato sito web “www.rotarycatania.it”. Una veste grafica più intuitiva per una navigazione più semplice e veloce, tante finestre e soprattutto tante informazioni che permetteranno al club di mostrare all’esterno la propria attività e ai soci di avere sempre a disposizione l’intero repertorio delle notizie, delle fotografie e dei video realizzati nel corso dell’anno sociale. Tasti veloci permetteranno ai visitatori di collegarsi direttamente con la linea telefonica della segreteria, con la email del club e con i social, mentre è stata aggiornata anche la geolocalizzazione della sede su Google Maps per consentire anche agli ospiti occasionali di raggiungere facilmente la sede.

Artefice di questa novità è la presidente del Rotary Club Catania Maria Torrisi, che da giornalista professionista ha ritenuto indispensabile potenziare la comunicazione esterna del club. Il sito è stato realizzato tecnicamente dal creativo Vincenzo Cutuli, da anni apprezzato nel settore di competenza che, con professionalità e spirito di collaborazione, ha offerto il proprio contributo al club.

I soci hanno molto apprezzato il lavoro e il risultato che contribuirà certamente a rendere ancora più visibile all’esterno l’impegno del club e la vita dell’associazione.

Antichi canti siciliani rivivono grazie al R.C. Catania

Sarebbero andati perduti, confinati nelle pagine ingiallite di appunti sparsi e dimenticati, gli antichi canti popolari siciliani che la curiosità, l’amore e la determinazione del prof. Pippo Pappalardo, invece, hanno riportato in vita, grazie alla collaborazione del Rotary Club Catania che negli anni lo ha incoraggiato e sostenuto, aiutandolo a produrre nel 1984 una prima raccolta di canti antichi siciliani e nel 1996 una seconda raccolta dedicata alla canzone catanese tra Ottocento e Novecento.

Il suo “grazie” al Club, del quale è stato presidente nel ‘89-‘90 e socio dal ‘79, si è rivelato in realtà un nuovo dono per la coinvolgente e dotta conversazione del relatore e per il raffinato contributo musicale offerto dai cantori Giovanni Doro (voce e chitarra) e Maria Rapisarda (voce) interpreti di alcuni brani selezionati tra quelli rinvenuti e valorizzati da Pippo Pappalardo, tra cui “Mi lassasti in abbannunu” dalla raccolta Frontini, “Vitalora” dalla raccolta Favara, “A la Viddanisca” dalla raccolta Favara e “Quannu ni patu” di Riela.

“E’ stato grazie ad una conversazione, durante una conviviale con i soci del club, ormai 28 anni fa, che nacque l’idea di pubblicare il primo disco – ha ricordato con inossidabile riconoscenza Pippo Pappalardo – perché allora era facile trovare soluzioni tra di noi. Inoltre il nostro Club è stato sempre sensibile alle tematiche relative alla cultura e ai costumi siciliani – ha ricordato Pappalardo – ad esempio il noto biografo di Bellini, Francesco Pastura, è stato uno dei nostri soci fino al 1968”.

Il prof. Pippo Pappalardo si è soffermato sulla natura modale dei canti più antichi e poi su alcune caratteristiche di quelli dell’Ottocento catanese e il confronto tra le due espressioni musicali ha particolarmente attirato l’interesse del folto pubblico presente.

“Antichi canti di Sicilia” (editore Folk Studio – Roma) è una rigorosa testimonianza filologica e musicale di prodotti culturali popolari ormai dimenticati. “Questo disco – è stato il commento dei critici che hanno salutato subito con favore l’iniziativa – permette alle nuove generazioni l’ascolto di suoni e voci arcaiche, testimonianze fondamentali di una cultura antica”.

Al presidente decano del club, accademico insigne, la presidente del Club Maria Torrisi a nome di tutti i soci, ha consegnato una speciale targa ricordo. Mentre una seconda targa, anch’essa consegnata a sorpresa, è stata consegnata al socio più anziano, Egidio Fortuna, iscritto nel 1977.

Il Rotary Club ha celebrato così, in maniera sobria e familiare, la propria storia associativa, dimostrando riconoscenza e gratitudine ai testimoni delle proprie radici.

Salute infantile, progetto di educazione alimentare

Il progetto di educazione al consumo del pesce azzurro in età pediatrica, indicato dal Governatore Vaccaro tra gli obiettivi del proprio anno, è stato accolto subito con interesse dal Rotary Club Catania e, grazie alla collaborazione dei pediatri del territorio, dei cuochi della provincia etnea e con il supporto scientifico naturalistico dell’Area Marina Protetta Isole Ciclopi, è stata realizzata una rete di intervento che ha come destinatari i bambini, le scuole e le famiglie.

Il Rotary Club Catania ha ideato un manifesto attraente e colorato, che verrà distribuito ai pediatri e alle scuole, e che rimanda, attraverso la lettura di un QR Code, ad una pagina dedicata del sito del Rotary Catania che offre vari contenuti informativi: ricette di cucina facili e gustose, notizie sulla stagionalità dei pesci e sulle loro abitudini di vita, importanti informazioni sulle caratteristiche e sul valore nutrizionale di ciascuna specie ittica.

“La salute dei bambini è molto più che la cura di una febbre o di una tosse – ha detto il dottor Filippo Di Foti, segretario provinciale della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) ai colleghi pediatri, durante la presentazione del progetto rotariano – perché per i pediatri la missione è curare il benessere del bambino, anche attraverso un intervento mirato sulle famiglie e sulle scuole. L’interesse dei pediatri è la crescita armonica e lo sviluppo del bambino, dall’età neonatale fino a quella puberale. Aiutare i genitori a scegliere per i figli un’alimentazione corretta è uno dei nostri compiti”.

La presidente del Rotary Club Catania Maria Torrisi e il vicepresidente Nello Catalano hanno coinvolto i pediatri invitandoli ad esporre il manifesto nelle sale d’attesa dei loro ambulatori e li hanno sollecitati a partecipare agli incontri programmati nelle scuole, mentre il presidente dei cuochi etnei Angelo Scuderi ha offerto la disponibilità dei cuochi associati a collaborare con le attività didattiche e dimostrative.

Grani antichi e calici di vino

Le preziose varietà dei grani antichi siciliani, riscoperte e valorizzate solo negli ultimi anni, sono una risorsa pregiata per la nostra salute e favoriscono anche il benessere dell’ambiente, mantenendo elevati i valori della biodiversità in natura.

Ne ha parlato il prof. Paolo Guarnaccia – docente al Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie dell’Università di Catania – ad un pubblico affascinato ed attento, durante un incontro in interclub con il Rotary Club Catania Etna Centenario.

Dal “Margherito” al “Senatore Cappelli” sono più di 50 i grani antichi salvati in Sicilia dall’estinzione causata, negli anni ’70, dalla “rivoluzione verde” che ha favorito la produzione delle sole poche varietà che rendevano economicamente di più.

“Occorre sensibilizzare il consumatore”, ha avvertito il prof. Guarnaccia “per renderlo consapevole dell’importanza dell’alimentazione sana, varia e genuina”.

Milena Curto ha illustrato le caratteristiche della produzione viticola della Sicilia Sud orientale, dove il “Nero d’Avola” è protagonista con i suoi forti profumi derivanti dalle temperature secche e asciutte e dalla prossimità con il mare.