Ricerca:
I nostri Inni

Li ascoltiamo in ossequioso silenzio, rimanendo in piedi, e omaggiamo le bandiere con rispetto, ma quali valori rappresentino e quali segreti racchiudano gli inni che in ogni circostanza solenne il Rotary ascolta, a volte non si percepisce fino in fondo. Per questo è stata considerata particolarmente interessante la conferenza organizzata dalla presidente del Rotary Club Catania Maria Torrisi con il relatore prof. Giuseppe Montemagno che ha visto la partecipazione del quintetto di ottoni del Conservatorio musicale Vincenzo Bellini di Catania nell’esecuzione dei quattro inni: italiano, maltese, europeo e rotariano.

L’esecuzione dal vivo (Christopher Marino alla tromba, Joele Lombardo al corno, Alfio Fichera a trombone, e Andrea Sudano al trombone) ha reso “calda e suggestiva” l’atmosfera già ricca di emozioni, il contributo di informazioni e di riflessioni del prof. Montemagno ha riempito l’incontro di “rare e preziose connotazioni storiche e artistiche” e gli arrangiamenti musicali del maestro Daniele Zappalà, con il coordinamento musicale della socia Antonella Fiorino, docente di teoria ritmica e percezione musicale al Conservatorio, hanno reso “attuale e viva” la fruizione della musica.

Un pubblico attento, tra gli altri anche il direttore artistico del Teatro Massimo Vincenzo Bellini, Fabrizio Maria Carminati, oltre al Sovrintendente Giovanni Cultrera, ha applaudito l’esecuzione dell’inno di Mameli, dell’inno di Malta, dell’inno alla Gioia (inno europeo), e della marcia dell’overture dell’Egmont di Ludwig van Beethoven (inno del Rotary).

Il relatore ha poi analizzato e contestualizzato storicamente e stilisticamente le quattro esecuzioni, svelano per ognuna aneddoti e particolarità. L’inno italiano, benché conosciuto ed eseguito da decenni, è diventato ufficiale solo recentemente, con la legge del 4 dicembre del 2017. Messi a confronto l’inno italiano e quello maltese, si nota che enfatizzano guerre, identità territoriali, eroismi e confini nazionali. L’inno europeo è solo strumentale perché si è scelto di non privilegiare nessuna delle lingue dell’Unione Europea. Ed infine, l’opera di Beethoven scelta dal Rotary è un inno non alla guerra ma alla pace. E ciò ha particolarmente inorgoglito i rotariani che hanno aggiunto informazioni alle emozioni.

Riconoscimenti ai soci

Chi semina bene, si dice, raccoglie i frutti. Che possono essere di grande valore rappresentativo, come quelli assegnati dal Governatore ai Rotary Club e ai soci particolarmente impegnati in attività distrettuali. O possono contenere una gratificazione aggiuntiva, come quelle che ha consegnato la presidente del Club Maria Torrisi ai soci che hanno partecipato come attori al progetto Teatro.

I riconoscimenti arrivati dal Governatore Goffredo Vaccaro, che testimoniano la gratitudine del Distretto con le “Menzioni speciali”, quest’anno sono stati consegnati a Fernanda Paternò, Francesco Milazzo, Giovanni Cultrera, Loredana Caltabiano, Sebastiano Catalano.

Durante la serata, organizzata a margine di un appuntamento serale con i soci in sede, sono stati consegnati anche gli attestati di merito ai 13 soci (Antonio Signorello, Laura Bonaccorso, Renato Serrano, Marilena De Gaetani, Giovanni Longo, Valeria Aranzulla, Giuseppe Failla, Francesco Milazzo, Maria Tarascone, Fernanda Paternò Castello, Antonella Fiorino, Tiziana Foti, Mariella Piccione) che hanno preso parte alla rappresentazione teatrale “L’incidente” e che, con il proprio impegno e la propria attività, hanno contribuito in maniera consistente alla raccolta fondi destinata alla Rotary Foundation. La presidente Maria Torrisi ha assegnato attestati di merito e anche crediti per ottenere la Paul Harris. Una menzione speciale è andata a Cettina Scuderi Failla, regista della riuscitissima performance teatrale.

Non si è trattato soltanto di una celebrazione, ma è stata anche un’occasione di festa per la “famiglia” del Rotary Club Catania, unita nella realizzazione di obiettivi comuni e pronta a distribuire aiuti e sorrisi.

Congresso Distrettuale

Quest’anno a Isola delle Femmine (Pa) hanno partecipato tutti i presidenti e i rappresentanti dei 100 club del Distretto 2110. E’ stato il momento per celebrare la chiusura dell’Anno Rotariano del Governatore Goffredo Vaccaro e dell’investitura dell’entrante Giuseppe Pitari, ma è stato anche il momento dei bilanci di fine anno per tutti i club con la presentazione delle attività svolte in ciascuna delle dieci aree (nove siciliane, più quella maltese).

Per il Rotary Club Catania ci sono state diverse occasioni nelle quali i risultati raggiunti sono stati celebrati: un rollup originale ha sintetizzato efficacemente e in modo originale le molte decine di attività svolte durante l’anno.

Insieme ai Club dell’Area Etnea la portavoce dell’Area, la presidente del Rotary Club Catania Maria Torrisi, ha illustrato con un video e con una presentazione dal palco le molteplici iniziative promosse dai club in linea con le indicazioni date ad inizio anno dal Governatore.

E infine, con grande emozione, quando sono state assegnate le premialità, al Rotary Club Catania sono stati consegnati i riconoscimenti più ambiti: l’Attestato Oro e la Menzione Speciale del Governatore, mentre ai soci Francesco Milazzo, Sebastiano Catalano, Loredana Caltabiano, Maria Torrisi e Fernanda Paternò Castello sono stati consegnati ulteriori riconoscimenti per l’attività svolta per il Distretto.

Interact a lezione salvavita

Sapere e saper agire, questa la formula del corso rivolto ai ragazzi che il Governatore Goffredo Vaccaro ha indirizzato a tutti i Rotaract Club del Distretto e che i piccoli soci del Rotaract Club Catania hanno frequentato con interesse insieme alla delegata Interact Maria Grazia Turco e alla presidente Incoming Laura Bonaccorso.

Grazie alle chiare spiegazioni del cardiologo dott. Giuseppe Scaccianoce, rotariano responsabile del progetto distrettuale, i ragazzi hanno appreso le nozioni basilari del primo soccorso, della rianimazione cardiopolmonare e hanno imparato la sequenza delle azioni necessarie nel caso di estrema necessità. Ciò che però li ha resi maggiormente partecipi è stata l’opportunità di sperimentare in maniera diretta le nozioni apprese, avvalendosi di speciali manichini in lattice, studiati per abilitare alla pratica salvavita. Ne hanno “provati” tre: un manichino che riproduce le forme di un adulto, un secondo manichino che ha la struttura di un adolescente e un ultimo piccolo manichino che invece riproduce le dimensioni e l’aspetto di un neonato.

“Il corso di formazione indirizzato ai ragazzi – ha spiegato il dott. Giuseppe Scaccianoce – serve non solo ad avvicinare i giovani, ma anche indirettamente ad incoraggiare gli adulti a rendersi disponibili ad operare, ovviamente dopo aver frequentato con successo un’attività di preparazione mirata. Soprattutto un corso completo come quello proposto questa volta, che unisce nozioni di primo soccorso a quelle sull’uso del defibrillatore”.

I giovanissimi allievi sono stati attirati dalla responsabilità della quale sono stati investiti e si sono detti grati per aver ottenuto a fine giornata un attestato di partecipazione, sapendo bene che prima dei 16 anni non è possibile essere abilitati ad intervenire.

Backstage de “L’incidente”

Dietro le quinte di un teatro si muovono emozioni diverse rispetto a quelle che gli attori successivamente, a sipario aperto, faranno vivere agli spettatori seduti in sala: sono le emozioni, le paure, le ansie e le trepidazioni degli interpreti.

Nei camerini i vestiti di scena da indossare, il trucco da perfezionare, l’ultimo sguardo ai copioni, e – al di là del sipario – il brusio del pubblico in attesa che si spengano le luci, gli ultimi spettatori che prendono posto, i saluti e gli incontri degli amici e una domanda che aleggia: come sarà lo spettacolo? Si riderà davvero?

In questi istanti lunghissimi solo il sorriso e l’ironia dei più forti (o dei più folli?) può spezzare il giogo della tensione. E l’effetto è sorprendente. Come in questo video che mette insieme le immagini rubate nei minuti che precedono lo spettacolo.

Le note per celebrare la legalità

La musica accompagna e crea atmosfere, a volte emoziona. Come l’orchestra giovanile “Musicainsieme a Librino” che ha fatto vibrare le corde del cuore al numeroso pubblico che ha assistito alla esibizione dei piccoli strumentisti nella giornata in memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, le loro scorte e Pippo Fava nel quarantennale della sua uccisione.

L’evento, organizzato dall’Associazione Nazionale Magistrati della sezione di Catania, è stata largamente partecipata da rappresentanti di Stato e Prefettura, da Forze di Polizia, dal Sindaco e da assessori comunali, e ha avuto come protagonisti gli studenti di scuole elementari, medie e superiori che quest’anno hanno partecipato ai concorsi legati ai temi della legalità. I piccoli musicisti, invece, hanno testimoniato che in un quartiere problematico come Librino ci sono grandi energie positive che aspettano solo di essere sollecitate e coinvolte, come sanno Alessandra Toscano, direttrice dell’Orchestra Musicainsieme, Valentina Caiolo, insegnante di violino, Giuseppe Sanfratello, che insegna chitarra e Raffaella Suriano che invece dà lezione di violoncello, che hanno applicato il “Metodo Abreu” per l’insegnamento della musica ai bambini, un metodo veloce che offre la possibilità a tutti, anche a chi ha appena iniziato a studiare, di prendere parte ad una esibizione in una vera orchestra musicale.

I bambini con i loro strumenti dati in comodato d’uso da Musicainsieme – che nasce come progetto del Rotary Club Catania nel 2010, anno di presidenza di Francesco Milazzo, su proposta di Loredana Caltabiano – hanno offerto una selezione di brani particolarmente toccanti, insieme al coro delle mamme dell’Istituto Francesco Ventorino, che ormai si sente quasi “gemellato” a “Musicainsieme” perché ne condivide l’impegno a favore della legalità.

Ai piedi del grande Palazzo di Giustizia di Catania, sulla scalinata “della Pace” dipinta dagli studenti del Liceo Artistico “Emilio Greco” di Catania, i piccoli violini hanno regalato grandi emozioni mentre un corteo di pace, formato dagli Scout Agesci di Catania, ha raggiunto il palco dopo un cammino durato ore.

Brani di denuncia di Giuseppe Fava, letti dall’attore Miko Magistro, un monologo interpretato dall’attore Cocò Gullotta, e una mostra fotografica dei luoghi delle uccisioni di mafia ora dimenticati ha arricchito la serata che si è sviluppata intorno ad una domanda di Fava: “A che serve essere vivi se non c’è il coraggio di lottare?”.

Ryla, un biglietto per il futuro

“Ho imparato cose che neanche immaginavo. Per esempio ora so la differenza tra un manager e un leader e so anche tante cose di ciò che fa il Rotary”. Nelle parole di Asia Cacciola c’è la gioia di aver partecipato ad una iniziativa formativa grazie al supporto del Rotary Club Catania c’è anche a gratitudine per aver ricevuto un dono che sente già grande e utile per il suo futuro.

Dopo essere stata selezionata tra le candidature giunte al Rotary Club Catania, Asia Cacciola, 18 anni, studentessa della VF sezione Turismo dell’Istituto Tecnico “Carlo Gemmellaro” di Catania, ha partecipato alle giornate di formazione, dal 9 al 13 aprile, che il Distretto fornisce ai giovani meritevoli. Ha intrecciato amicizie diverse da quelle che solitamente si instaurano tra i banchi di scuola e ha partecipato ad incontri di formazione con veri leader in diversi ambiti di attività. Ha incontrato addirittura un ambasciatore e ha partecipato con gli atri ragazzi anche a visite guidate in città ed escursioni (alcuni momenti aggregativi in foto). Infine, con allegria e con ampio senso di gratitudine, al suo rientro a Catania, ha testimoniato l’esperienza ai soci del club, ringraziando e dimostrando di aver fatto tesoro dell’opportunità.

Lotta al Cyberbullismo

Un’occasione di riflessione per oltre 130 bambini (tra i 10 e 13 anni) e per i loro genitori: questo è stato l’incontro, organizzato all’Istituto Comprensivo Federico De Roberto dal Rotary Club Catania su proposta distrettuale, guidato dalla vicepresidente della Commissione distrettuale “Tutela dei giovani e protezione dei minori” e presidente incoming del club Laura Bonaccorso.

I ragazzi hanno ascoltato con interesse l’intervento del dottor Marcello La Bella, dirigente per la Sicilia orientale della Polizia Postale, che ha illustrato i pericoli e le insidie della navigazione sul web, soprattutto per i più piccoli, facilmente attratti da “esche” sapientemente distribuite da malintenzionati.

La dirigente scolastica professoressa Cinzia Giuffrida, la vicepresidente della Commissione Laura Bonaccorso, i soci presenti, i genitori dei ragazzi e i docenti delle classi hanno formato un attento parterre per le importanti comunicazioni del dott. La Bella che è riuscito a condividere la propria esperienza in modo stimolante e generoso.

Il Rotary che cambia

Il Rotary cambia, anche se lentamente. Le donne, ad esempio, hanno fatto il loro ingresso nei club come socie soltanto nel 1989, quando già erano passati ben 84 anni dalla nascita della grande associazione internazionale. Ma i cambiamenti sono indispensabili affinché la struttura e l’organizzazione si adatti meglio alle trasformazioni e alle nuove necessità della società in cui opera. Questa la premessa al ventaglio di novità che sono prossime a venire che Francesco Arezzo, Past Rotary International Director, ha offerto ai soci del Rotary Club Catania.

Innanzitutto l’ospite della serata ha illustrato le novità legate alla imminente nascita della “Fondazione Italia”, una formula per la raccolta fondi a favore della Rotary Foundation che offre ai donatori la possibilità della detrazione fiscale. La novità è stata voluta dallo stesso PDG Francesco Arezzo che da qualche anno lavora alacremente per il raggiungimento di questo obiettivo, sostenendone la validità presso il Consiglio Centrale del Rotary International.

Il secondo ambito di cambiamenti futuri sta nella struttura organizzativa del Rotary: verosimilmente nei prossimi quattro anni, ossia dopo che le due aree pilota (una in Australia, l’altra nel Regno Unito) potranno mostrare i risultati ottenuti dalla loro sperimentazione, si potrebbe accettare una nuova forma organizzativa più snella, che riduce i livelli intermedi tra il Rotary International e i Club. L’idea che si vuole realizzare è quella di favorire la maggiore distribuzione del potere decisionale a livello di club, riducendo o forse azzerando il ruolo dei Distretti che oggi sono guidati dai Governatori.

Infine le ultime sfide per il prossimo futuro, illustrate da Francesco Arezzo, sono legate all’abbattimento nei club delle barriere anagrafiche: il Rotary del futuro ha bisogno di più giovani e quindi di instaurare una maggiore sinergia con il Rotaract, e di un numero maggiore di donne che possano ricoprire cariche fino a non molto tempo fa di esclusiva pertinenza maschile.

I giovani e le donne sono al centro dell’impegno del Rotary Club Catania che ha espresso finora cinque presidenti donna (Loredana Caltabiano nel 2015-16, Anna Cavallotto nel 2021-22, Giovanna Fondacaro nel 2022-23 e Maria Torrisi 2023-24, alla quale succederà Laura Bonaccorso per l’anno 2024-25). Mentre ai ragazzi il club offre grandi attenzioni, con la certezza che l’investimento sulle fasce giovanili è spesso generoso di frutti. Alla serata rotariana, infatti, erano anche presenti anche molti tra i soci del Rotaract Catania, con la presidente Laura del Campo e Valentina Fallico, prossimo RD, insieme ad un’aspirante socia -avvicinata al club in maniera spontanea – e alla giovanissima studentessa dell’Istituto Carlo Gemmallaro di Catania, Asia Cacciola – che il club ha sponsorizzato e sostenuto nella partecipazione al Ryla di quest’anno – che si è detta grata per l’importante occasione di formazione che il Rotary Club le ha offerto.

Laboratorio di teatro

Dura da mesi ormai l’impegno di un gruppo di soci del Rotary Club Catania che debutterà al Nuovo Teatro “Sipario Blu” il prossimo 5 giugno nella commedia “L’incidente”. L’attività di laboratorio teatrale, guidata da Cettina Scuderi e dal marito Giuseppe Failla, socio e past president del club, ha catalizzato le attenzioni e gli sforzi di tredici soci, variamente coinvolti nelle scene del divertente intreccio che si sviluppa all’interno della commedia di Luigi Lunari, adattata da Giuseppe Failla.

La commedia (nella foto un momento di attività nel corso di una delle numerose prove) si sviluppa a partire da “un incidente” che fa emergere le contraddizioni di una società a volte ingessata e, come spesso avviene, le risate si intrecciano con spunti di riflessione.

Il valore aggiuntivo del “Progetto teatro” sta nella sua capacità di far emergere le energie e le capacità nascoste dei soci-attori, grazie all’impegno di ciascuno ma grazie anche all’abilità del presidente della Commissione Teatro, Giuseppe Failla, che per il secondo anno consecutivo ha guidato l’iniziativa.

Tra gli obiettivi raggiunti ce ne sono almeno tre particolarmente rilevanti: l’opportunità della raccolta fondi a favore della Rotary Foundation, l’occasione di svago per il pubblico che riconoscerà tra gli “attori” vecchi amici dei quai sconosceva le abilità di recitazione e la sorpresa aggiuntiva per i soci-attori di stabilire più forti e solidi legami di amicizia.