Le note per celebrare la legalità

La musica accompagna e crea atmosfere, a volte emoziona. Come l’orchestra giovanile “Musicainsieme a Librino” che ha fatto vibrare le corde del cuore al numeroso pubblico che ha assistito alla esibizione dei piccoli strumentisti nella giornata in memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, le loro scorte e Pippo Fava nel quarantennale della sua uccisione.

L’evento, organizzato dall’Associazione Nazionale Magistrati della sezione di Catania, è stata largamente partecipata da rappresentanti di Stato e Prefettura, da Forze di Polizia, dal Sindaco e da assessori comunali, e ha avuto come protagonisti gli studenti di scuole elementari, medie e superiori che quest’anno hanno partecipato ai concorsi legati ai temi della legalità. I piccoli musicisti, invece, hanno testimoniato che in un quartiere problematico come Librino ci sono grandi energie positive che aspettano solo di essere sollecitate e coinvolte, come sanno Alessandra Toscano, direttrice dell’Orchestra Musicainsieme, Valentina Caiolo, insegnante di violino, Giuseppe Sanfratello, che insegna chitarra e Raffaella Suriano che invece dà lezione di violoncello, che hanno applicato il “Metodo Abreu” per l’insegnamento della musica ai bambini, un metodo veloce che offre la possibilità a tutti, anche a chi ha appena iniziato a studiare, di prendere parte ad una esibizione in una vera orchestra musicale.

I bambini con i loro strumenti dati in comodato d’uso da Musicainsieme – che nasce come progetto del Rotary Club Catania nel 2010, anno di presidenza di Francesco Milazzo, su proposta di Loredana Caltabiano – hanno offerto una selezione di brani particolarmente toccanti, insieme al coro delle mamme dell’Istituto Francesco Ventorino, che ormai si sente quasi “gemellato” a “Musicainsieme” perché ne condivide l’impegno a favore della legalità.

Ai piedi del grande Palazzo di Giustizia di Catania, sulla scalinata “della Pace” dipinta dagli studenti del Liceo Artistico “Emilio Greco” di Catania, i piccoli violini hanno regalato grandi emozioni mentre un corteo di pace, formato dagli Scout Agesci di Catania, ha raggiunto il palco dopo un cammino durato ore.

Brani di denuncia di Giuseppe Fava, letti dall’attore Miko Magistro, un monologo interpretato dall’attore Cocò Gullotta, e una mostra fotografica dei luoghi delle uccisioni di mafia ora dimenticati ha arricchito la serata che si è sviluppata intorno ad una domanda di Fava: “A che serve essere vivi se non c’è il coraggio di lottare?”.