Paul Harris diceva che: “il Rotary è un mondo particolare con le sue aspirazioni, le sue regole e, anche, i suoi problemi, in cui i suoi membri sono impegnati in una costante attività di servire al di sopra d’ogni interesse personale”.
E di servizio alla comunità vive il nostro Club, ininterrottamente da ormai 95 anni. Una storia, non solo nostra ma di partnership, che richiede passione civica, ma anche una lungimirante perseveranza per migliorare la vita della comunità a cui si appartiene. Senza dimenticare che Sussidiarietà è anche Democrazia. Significa “rendere accessibile il progetto di costruzione della comunità ai cittadini; rendere comprensibili la posta in gioco e le decisioni, rimettere a ciascuno la responsabilità delle azioni”.
Non sono parole mie, ma del Presidente Jacques Delors il 10 febbraio 1993, per non dimenticare anche in questi giorni che la solidarietà è un valore al quale non possiamo rinunciare. Grazie perciò per la giornata di riflessione e per quello che dovrà venire ancora per mano nostra, Istituzioni ed Associazioni. (Laura Bonaccorso)
rimo martedì del mese di aprile per il Rotary Club Catania all’insegna del motto di Paul Harris “incontrarsi per aiutare a servire meglio la società” e nel segno del compianto Egidio Fortuna che proprio nello spirito del fondatore ha vissuto “insieme agli amici soci, imparando a concentrare l’attenzione sulle opere buone, dando piuttosto che ricevendo”. Così ha voluto in apertura ricordare la Presidente Laura Bonaccorso, ringraziando Egidio per avere “offerto un sorriso, suscitato una fede, arrecato un aiuto”. Un primo martedì del mese di aprile all’insegna dell’ambiente, settima area di intervento della Rotary Foundation, ricordando la prossima celebrazione della Giornata Mondiale della Terra il 22 del mese, perché occorre “preservare l’ambiente, per raggiungere la pace”.
Così ascoltare il socio Pierpaolo Bellia e l’ingegnere Roberto De Pietro ha rimandato immediatamente alla “unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra”, che Goethe volle celebrare nel suo Viaggio in Italia. Una unità messa a dura prova solo ad ascoltare l’Agenzia europea dell’Ambiente, per la quale circa il 30% delle coste mediterranee è a rischio se non di scomparsa certo di progressivo assottigliamento. Perciò i Rotariani si mettono in ascolto, perché solo così si potranno “utilizzare le conoscenze per migliorare la qualità della vita nella comunità”. Perché “a prescindere dal valore che il Rotary ha per noi, il mondo lo conoscerà per i suoi risultati”: anche a tutela dell’ambiente e del paesaggio costiero che sono patrimonio prezioso di tutti noi che dovremmo coltivare lo spirito di Andy Warhol che diceva: “Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”.
Un tema, quella dell’arretramento registrato di alcune parti della spiaggia della Plaja di Catania, “parte di un più ampio processo che interessa il litorale sabbioso del golfo di Catania e in special modo, e in misura ancora maggiore, l’area antistante la foce del Simeto”, con la causa “da ricercare nelle dighe, che a partire dagli anni 50 dello scorso secolo, sono state realizzate nel bacino idrografico del Simeto” che hanno finito col ridurre “il trasporto solido del Simeto”, “e innescando, in tal modo, un fenomeno di arretramento del litorale che, dall’epoca della creazione degli invasi a oggi, procede senza arrestarsi” come hanno ribadito con fervore i relatori della serata.
Verrebbe forse da dire che aveva ragione Oppenheimer: “quando vedi qualcosa che è tecnicamente valido, vai avanti e lo fai e discuti su cosa farne solo dopo che hai avuto il tuo successo tecnico”. Una sera perciò nella quale si è tornati idealmente, come nelle parole di Plauto, a “prendere per compagno il fiume” Simeto, coi suoi millenni di storia, di tesori e di misteri. Buon Rotary a ciascuno di Noi. (Laura Bonaccorso)
Il Rotary Club Catania piange la scomparsa di Egidio Fortuna, Che oggi si è riunito alla Sua Laura. Ognuno di Noi serba in cuore momenti speciali, perché se Paul Harris soleva dire che “due cose reputo importanti nella mia vita di ultrasettantenne: la mia valle nel New England e il Rotary”, altrettanto possiamo ben dire di Lui, Che ha testimoniato l’Amore per la Propria Famiglia e per il Rotary, esercitando e facendoci esperimentare “l’importanza dell’istruzione, la necessità di essere tollerante, a non essere troppo critico verso le opinioni degli altri, le gioie dell’amore per il prossimo, della cordialità e della buona predisposizione verso tutti”. Perciò Tutti Noi faremo in modo che “il ricordo della morte non sopravviva molto più a lungo della vita che essa ha rubato”, ma la sua vita “dura nella memoria dei vivi”. Buon Viaggio Egidio, ora “la Tua anima può spostarsi fino all’estremità di spiagge eteree, di orizzonti infiniti”.
Ultimo martedì del mese, il 25 marzo, all’insegna dell’impegno “tutto rotariano” per l’Acqua al Rotary Club Catania che, con la Presidente Laura Bonaccorso ed alla presenza del PDG Attilio Bruno e dell’Assistente del Governatore Polletta Pennisi, ha accolto i manager di Fonti Etnee e Servizi Idrici Etnei. Se marzo è il mese che il Rotary dedica all’acqua (ché il 22 marzo di ogni anno, significativamente, si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua), parlare con la socia avv. Barbara Boccadifuoco e l’ing. Francesco Nicosia di Servizio Idrico Integrato è giovato innanzitutto a ricordarci che 2,2 miliardi di persone vivono ancora senza acqua potabile.
Persone per le quali Madre Teresa di Calcutta invocava un tempo: “più ci saranno gocce d’acqua pulita, più il mondo risplenderà di bellezza”. Tutto questo giova a sollecitare non solo i Rotariani, perché non è affatto scontata l’acqua pure in Italia (Paese del G7), e soprattutto in Sicilia.
I Rotariani nel Mondo, attraverso i Progetti WASH in più di cento Paesi, si sono dati l’ambizioso obiettivo di completare la propria opera intesa a fornire a tutti acqua pulita, strutture igienico-sanitarie e igiene entro il 2030. Una data che incombe anche nella macroregione mediterranea alle prese con il cambiamento climatico evidente.
Perciò ci si deve interrogare se le imprese e le istituzioni sapranno bene disporre del PNRR e dei suoi 4,3 miliardi di euro per il settore idrico Accanto alle opere infrastrutturali tutti siamo chiamati tutti alla sfida della sostenibilità e dell’educazione che diventano fondamentali per i giovani e gli adulti. Giovani ed Adulti anche del Rotary, con il loro servizio portato avanti nella società al pari di una goccia d’acqua nella descrizione di Lucrezio: “cadendo, la goccia scava la pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza”. Buon Rotary. (Laura Bonaccorso)
“Il ritrovarsi dopo momenti o esistenze, è certo per coloro che sono amici”, scriveva Richard Bach, e nel week end lungo dal 21 al 24 marzo per i Rotariani catanesi tale frase si è inverata grazie al Summit internazionale per l’imprenditorialità, la leadership aziendale e l’eccellenza professionale con Stephanie Urchick, Presidente del Rotary International. Un incontro per raccontare e celebrare il Rotary che guarda al Futuro, il Rotary che da oltre un secolo unisce “culture e continenti”, sostenendo la pace, e creando opportunità che aiutano le persone, gli imprenditori e le comunità.
Una due giorni intensa di lavori per rinnovare l’impegno a protezione di questo nostro davvero piccolo pianeta, all’insegna della Leadership e del Servizio che sono la cifra dell’anno della carissima Stephanie, perché “il potere di un’azione combinata non conosce limiti” (cit. Paul Harris). Giorni emozionante di amicizia, perché leggerezza, socialità, convivialità sono la cifra del vivere l’amicizia rotariana alla luce dell’etica della concretezza, che i Rotariani significa porre l’accento sui 4 pilastri del piano di azione del Rotary International: IMPACT, REACH, ENGAGE, ADAPT. Anche in questa epoca di cambiamenti talvolta repentini e forse inaspettati, che viviamo alla luce della nostra storia centenaria di servizio per gli altri, perché “il Rotary incoraggerà la conoscenza e le amicizie tra individui di nazioni diverse” (cit. Paul Harris).
Grazie allora agli Amici del Distretto Rotary 2485 Albania – Kosovo, anche dal Rotary Club Catania, con la Presidente Laura Bonaccorso, il PDG Francesco Milazzo (che pure è intervenuto per il Distretto 2110 – Sicilia e Malta), e la Presidente Interact Catania Costanza Cozzo, i quali hanno partecipato ai lavori con gli amici dei Rotary di Milazzo Sergio Castellaneta -bravissimo Delegato eventi distrettuale – con Alena, Catania Est Roberto Salmeri , Passport Mediterranee Rosaria Caltabiano e Tommaso Garofalo di Bari. E se è vero – per Maupassant – che essere catanesi e siciliani significa avere “avuto la fortuna d’essere stata posseduta, di volta in volta, da popoli fecondi, venuti ora dal nord ora dal sud, i quali hanno costellato il suo territorio d’opere infinitamente varie, in cui convergono, in modo seducente e inatteso, gl’influssi più distanti”, allora un altro passo è stato compiuto per “attraversare i continenti, gli oceani e le nazioni”. Proprio come il Rotary. Arrivederci a presto dunque, ricordando Saint-Exupery: “quando si arriva al futuro, il nostro compito non è di prevederlo, ma piuttosto di consentire che accada”. Buon Rotary (Laura Bonaccorso)
Ippocrate, il Padre della Medicina, diceva: “fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”, quasi a sottolineare – come La Rochefoucauld – che “mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un’arte”. E martedì sera grazie al socio e Chimico di fama internazionale (per le sue pubblicazioni di assoluto rilievo) Domenico Sciotto, i Soci ed Amici del Rotary Club Catania sono tornati a riflettere su un tema che per il Rotary International e per la Fondazione è centrale: quello dell’alimentazione, declinata attraverso la lotta alla fame nel mondo (con oltre 850 milioni di persone che non hanno accesso al cibo); e dell’educazione alimentare e della ricerca, perché ognuno è chiamato a programmare un futuro sostenibile con il diritto al cibo per tutti i 9,7 miliardi di persone nel mondo del 2050 con le mutate condizioni climatiche.
“La Chimica spiega e aiuta”, perché alla stregua del chimico e scrittore Primo Levi “la chimica è una cosa che serve a tutto. Serve a coltivarsi, serve a crescere, serve a inserirsi in qualche modo nelle cose concrete”. Una ideale tavola perciò, quella attorno alla quale si sono seduti tutti martedì sera, per interrogarsi con Cicerone sul fatto che “NIHIL ALIUD SUMUS NISI QUOD ALIMUR” (cit. De divinatione).
Commensali felici di stare assieme nello spirito rotariano, e come per Lord Byron, perché “tutta la storia umana attesta che la felicità dell’uomo, peccatore affamato, da quando Eva mangiò il pomo, dipende molto dal pranzo”. Buon Rotary. ( Laura Bonaccorso )
Hans-Dietrich Genscher, politico di lungo corso della Germania Ovest, sosteneva che “la stampa è l’artiglieria della libertà”; e per A. M. Rosenthal, storico direttore del NYT, il ruolo dei giornalisti “è far sì che altri non abusino del potere”.
Questo il leitmotiv dell’incontro pubblico di ieri mattina a Palazzo Biscari, per festeggiare gli Ottant’Anni del Quotidiano La Sicilia, per ringraziare Tutti Mario Ciancio Sanfilippo, Antonello Piraneo, e Domenico Ciancio Sanfilippo, e con loro generazioni di giornalisti e tecnici di un giornale “libero e autorevole”, come dal messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Un appuntamento al quale i Rotariani non sono voluti mancare: per festeggiare lo storico socio Mario Ciancio Sanfilippo; perché il ‘giornale’ come il ‘Rotary’ vivono la ‘Polis’, in una felice simbiosi. Una Festa per celebrare il Passato, e per coltivare il Futuro. Imagine What’s Next, ha detto la Presidente Internazionale Jennifer Jones: “non immaginiamo ieri e non cerchiamo la speranza nelle azioni passate … speranza e immaginazione sono parole per il domani, parole che ci spingono in avanti. Si basano l’una sull’altra e offrono un percorso in avanti … un percorso di continuità”, e di comunità.
Auguri per quel che è Passato, Auguri per questo Presente, ed Auguri ancora per il Futuro, ai Protagonisti de La Sicilia, “un giornale che è fedele al suo scopo”, che “si occupa non solo di come stanno le cose, ma di come dovrebbero essere” – cit. Joseph Pulitzer-. (Laura Bonaccorso)
A livello mondiale “ogni dieci minuti una donna è uccisa all’interno del proprio ambiente familiare”, “una adolescente su quattro subisce abusi dal proprio partner”. Grazie allora al promotore cav. Francesco Zaccà e al Suo Club Paternò A.S., con il Presidente Sebastiano Vacante, agli stimati relatori, alle forze dell’Ordine e a tutti gli illustri ospiti perché non basta mai il tempo che ci è dato per riflettere su dati purtroppo ancora così eclatanti. Perciò “non ci sono scuse”: così lo slogan della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Non ci sono scuse “per tutte le violenze consumate” scriveva Shakespeare. Non ci sono scuse per tutti noi perché solo Uniti – nell’impegno comune di sensibilizzare innanzitutto – vinciamo.
Il Rotary International, in ogni suo club nel mondo, non si sottrae a questo impegno, oltre la mera indignazione di circostanza. Il Rotary Club Catania che quest’anno Laura Bonaccorso ha il privilegio di presiedere, lo fa a partire dai programmi sinora portati avanti nelle scuole e nelle periferie della città; attraverso progetti nel campo dell’istruzione, dello sviluppo economico e della salute; col chiamare all’impegno le Giovanissimi e Giovanissimi, non solo all’intero del Rotaract Catania e Interact Catania – con la presidente Costanza Eleonora Cozzo -, perché dovranno essere i protagonisti e gli artefici del futuro di questa Città all’insegna dei valori di diversità, equità ed inclusione che non possono rimanere confinati ad un vezzo culturale passeggero.
Buon Lavoro assieme, all’insegna del lavoro di costruzione di una coscienza collettiva. E Sibilla Aleramo opportunamente scriveva che certo “bisogna riformare la coscienza dell’uomo”, ma pure “creare quella della donna”. A Ciascuno di Voi Buon Rotary (Laura Bonaccorso)
Una Charter Night straordinaria ed emozionante, quella vissuta ieri col Governatore del Distretto 2110 Sicilia e Malta Giuseppe Pitari, per sera Tutti i Rotariani ed i Loro Ospiti ed Amici, riuniti da Francesco Mauceri per la ‘nascita’ del Rotary Club Catania Europa Etica e Legalità. Una sera di festa, nella quale a Tutti è stata regalata l’atmosfera che dovettero vivere i Favolosi Quattro di Chicago il 23 febbraio del 1905. Grazie allora ai Favolosi Trentaquattro Soci Fondatori, perché testimoniano e rinnovano i Valori ed il Potere del Rotary International.
Valori e Valore dell’Amicizia innanzitutto, vissuta alla stregua di Paul Harris, per il quale “nel profondo del cuore di ogni uomo c’è sempre un ragazzo che guarda la vita come a una cosa meravigliosa, con occhi limpidi, senza pregiudizi o intolleranze, con entusiasmo e pronto all’amicizia. Il Rotary incoraggia ed aiuta a crescere tenendo vivo il ragazzo che c’è in noi”.
Potere inteso come Service, di contribuire a migliorare la qualità della vita nella Polis. Polis sempre rifiorente la nostra, così la descrisse Plutarco e così è il Rotary con la sua storia che “dovrà essere scritta e riscritta di nuovo e di nuovo ancora”. Storia riscritta nella sua dimensione ed evocazione europea (alla stregua della denominazione del Club), alla stregua di Papa Benedetto XVI, che avvertiva come l’Europa dovesse comunicare “la sua sorgente interiore e l’orizzonte di significato”; per farli “confluire in un dare e ricevere, nel quale tutto appartiene a tutti e nessuno è per l’altro un estraneo”.
Per tutto Grazie ai Vecchi e Nuovi Amici del Rotary Club Catania Europa Etica e Legalità. Buon Rotary allora per Tutti e per Ciascuno (Laura Bonaccorso)
“La fondazione del Rotary e il suo divenire è un fatto che sta nella storia ed è a tutti gli effetti storico nel senso più alto della parola. Il Rotary non nasce per caso, ma è la conseguenza del fausto incontro di circostanze, idee, uomini, filosofie e tendenze grazie ai quali in un certo momento scocca la scintilla del servizio, diverso dalla pura beneficenza e dalla filantropia”. Così il PDG Francesco Milazzo alla sera di martedì 11 marzo nella sede del suo Rotary Club Catania, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, con i PDG e soci onorari Ferdinando Testoni Blasco – con la signora Vivi- e Salvo Sarpietro – con la signora Gina – e -, il Segretario Distrettuale Rosario Indelicato ed il Co-Tesoriere Distrettuale Gaetano Papa – con la signora Susanna -, l’Assistente del Governatore Polletta Pennisi ed il Coordinatore Task Force Salute e Benessere Maurizio Pettinato – con la signora Pinuccia – il Delegato Commissione del Cerimoniale Rotariano Francesco Calabrese – con la signora Emma-, il Componente Commissione per l’Effettivo Elio Signorelli, ed i numerosi soci ed amici del sodalizio catanese.
Un’occasione, quella della vera e propria lectio magistralis (Prof. Giuseppe Fichera dixit), nella quale i Rotariani hanno avuto la possibilità di fermarsi a riflettere, se così si può dire di studiare quella che a buona ragione è una vera e propria “grammatica” rotariana sui valori fondanti; o se si vuole l’occasione di trovare una “bussola” per riflettere sul ruolo dei Rotariani nella propria comunità.
Paul Harris diceva che: “il Rotary è un mondo particolare con le sue aspirazioni, le sue regole e, anche, i suoi problemi, in cui i suoi membri sono impegnati in una costante attività di servire al di sopra d’ogni interesse personale”.
E di servizio alla comunità vive il Rotary Club Catania ininterrottamente dalla sua costituzione, e la Presidente Laura Bonaccorso ha rammentato in apertura che “è bene fermarsi talora, sia pure metaforicamente, per tornare a rispondere alla Prova delle quattro domande; per declinare al meglio lo Scopo del Rotary con le Vie d’Azione nelle Aree di Intervento. Perché il nostro impegno a favore di Service, Amicizia, Diversità, Integrità e Leadership non rimanga confinato ad un esercizio settimanale appunto”.
E Francesco Milazzo, ordinario di diritto romano nell’ateneo cittadino, ha mosso i passi della sua narrazione a partire “dalla solitudine del fondatore del Rotary, Paul Harris, una solitudine che lo stimola all’incontro con gli altri non fine a sé stesso ma caratterizzato dalla creazione di un’amicizia protesa verso l’utilità sociale della medesima.
Molteplici i fattori che contribuiscono in tale direzione: l’America del “Go West”, il luteranesimo e il calvinismo, la filosofia di Dewey nonché il disagio sociale”.
Una operazione di sintesi per ricostruire un mosaico, per chiarire i termini di quanto il Rotary sia debitore verso la società e viceversa.
Ed ogni uditore è così riuscito a tornare con la mente a quel glorioso 23 febbraio 1905, per ripartire da lì Ciascuno e Tutti assieme.
Ed allora per Tutti Noi insieme Buon Rotary (Laura Bonaccorso)
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