I 94 ANNI dalla Carta Costitutiva del ROTARY CATANIA festeggiati con il PDG Francesco Milazzo: “LE BASI IDEALI DEL ROTARY”

“La fondazione del Rotary e il suo divenire è un fatto che sta nella storia ed è a tutti gli effetti storico nel senso più alto della parola. Il Rotary non nasce per caso, ma è la conseguenza del fausto incontro di circostanze, idee, uomini, filosofie e tendenze grazie ai quali in un certo momento scocca la scintilla del servizio, diverso dalla pura beneficenza e dalla filantropia”.
Così il PDG Francesco Milazzo alla sera di martedì 11 marzo nella sede del suo Rotary Club Catania, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, con i PDG e soci onorari Ferdinando Testoni Blasco – con la signora Vivi-  e Salvo Sarpietro – con  la signora Gina – e -, il Segretario Distrettuale Rosario Indelicato ed il Co-Tesoriere Distrettuale Gaetano Papa – con la signora Susanna -, l’Assistente del Governatore Polletta Pennisi ed il Coordinatore Task Force Salute e Benessere Maurizio Pettinato – con la signora Pinuccia – il Delegato Commissione del Cerimoniale Rotariano Francesco Calabrese – con la signora Emma-, il Componente Commissione per l’Effettivo Elio Signorelli, ed i numerosi soci ed amici del sodalizio catanese.


Un’occasione, quella della vera e propria lectio magistralis (Prof. Giuseppe Fichera dixit), nella quale i Rotariani hanno avuto la possibilità di fermarsi a riflettere, se così si può dire di studiare quella che a buona ragione è una vera e propria “grammatica” rotariana sui valori fondanti; o se si vuole l’occasione di trovare una “bussola” per riflettere sul ruolo dei Rotariani nella propria comunità.


Paul Harris diceva che: “il Rotary è un mondo particolare con le sue aspirazioni, le sue regole e, anche, i suoi problemi, in cui i suoi membri sono impegnati in una costante attività di servire al di sopra d’ogni interesse personale”.

E di servizio alla comunità vive il Rotary Club Catania ininterrottamente dalla sua costituzione, e la Presidente Laura Bonaccorso ha rammentato in apertura che “è bene fermarsi talora, sia pure metaforicamente, per tornare a rispondere alla Prova delle quattro domande; per declinare al meglio lo Scopo del Rotary con le Vie d’Azione nelle Aree di Intervento. Perché il nostro impegno a favore di Service, Amicizia, Diversità, Integrità e Leadership non rimanga confinato ad un esercizio settimanale appunto”.

E Francesco Milazzo, ordinario di diritto romano nell’ateneo cittadino, ha mosso i passi della sua narrazione a partire “dalla solitudine del fondatore del Rotary, Paul Harris, una solitudine che lo stimola all’incontro con gli altri non fine a sé stesso ma caratterizzato dalla creazione di un’amicizia protesa verso l’utilità sociale della medesima.

Molteplici i fattori che contribuiscono in tale direzione: l’America del “Go West”, il luteranesimo e il calvinismo, la filosofia di Dewey nonché il disagio sociale”.


Una operazione di sintesi per ricostruire un mosaico, per chiarire i termini di quanto il Rotary sia debitore verso la società e viceversa.



Ed ogni uditore è così riuscito a tornare con la mente a quel glorioso 23 febbraio 1905, per ripartire da lì Ciascuno e Tutti assieme.


Ed allora per Tutti Noi insieme Buon Rotary (Laura Bonaccorso)