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“L’ALIMENTAZIONE: UN PIACERE, MA ANCHE UN PROBLEMA. LA CHIMICA SPIEGA E AIUTA. ” 18.03.2025

Ippocrate, il Padre della Medicina, diceva: “fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”, quasi a sottolineare – come La Rochefoucauld – che “mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un’arte”.
E martedì sera grazie al socio e Chimico di fama internazionale (per le sue pubblicazioni di assoluto rilievo) Domenico Sciotto, i Soci ed Amici del Rotary Club Catania sono tornati a riflettere su un tema che per il Rotary International e per la Fondazione è centrale: quello dell’alimentazione, declinata attraverso la lotta alla fame nel mondo (con oltre 850 milioni di persone che non hanno accesso al cibo); e dell’educazione alimentare e della ricerca, perché ognuno è chiamato a programmare un futuro sostenibile con il diritto al cibo per tutti i 9,7 miliardi di persone nel mondo del 2050 con le mutate condizioni climatiche.


“La Chimica spiega e aiuta”, perché alla stregua del chimico e scrittore Primo Levi “la chimica è una cosa che serve a tutto. Serve a coltivarsi, serve a crescere, serve a inserirsi in qualche modo nelle cose concrete”.
Una ideale tavola perciò, quella attorno alla quale si sono seduti tutti martedì sera, per interrogarsi con Cicerone sul fatto che “NIHIL ALIUD SUMUS NISI QUOD ALIMUR” (cit. De divinatione).


Commensali felici di stare assieme nello spirito rotariano, e come per Lord Byron, perché “tutta la storia umana attesta che la felicità dell’uomo, peccatore affamato, da quando Eva mangiò il pomo, dipende molto dal pranzo”.
Buon Rotary. ( Laura Bonaccorso )

80 LA SICILIA   “La stampa è l’artiglieria della libertà”. Palazzo Biscari  Catania 15.03.2025

Hans-Dietrich Genscher, politico di lungo corso della Germania Ovest, sosteneva che “la stampa è l’artiglieria della libertà”; e per A. M. Rosenthal, storico direttore del NYT, il ruolo dei giornalisti “è far sì che altri non abusino del potere”.


Questo il leitmotiv dell’incontro pubblico di ieri mattina a Palazzo Biscari, per festeggiare gli Ottant’Anni del Quotidiano La Sicilia, per ringraziare Tutti Mario Ciancio Sanfilippo, Antonello Piraneo, e Domenico Ciancio Sanfilippo, e con loro generazioni di giornalisti e tecnici di un giornale “libero e autorevole”, come dal messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella.


Un appuntamento al quale i Rotariani non sono voluti mancare: per festeggiare lo storico socio Mario Ciancio Sanfilippo; perché il ‘giornale’ come il ‘Rotary’ vivono la ‘Polis’, in una felice simbiosi.
Una Festa per celebrare il Passato, e per coltivare il Futuro.
Imagine What’s Next, ha detto la Presidente Internazionale Jennifer Jones: “non immaginiamo ieri e non cerchiamo la speranza nelle azioni passate … speranza e immaginazione sono parole per il domani, parole che ci spingono in avanti. Si basano l’una sull’altra e offrono un percorso in avanti … un percorso di continuità”, e di comunità.


Auguri per quel che è Passato, Auguri per questo Presente, ed Auguri ancora per il Futuro, ai Protagonisti de La Sicilia, “un giornale che è fedele al suo scopo”, che “si occupa non solo di come stanno le cose, ma di come dovrebbero essere” – cit. Joseph Pulitzer-. (Laura Bonaccorso)

Anche il Rotary Catania per la “Sicurezza Donna”: Palazzo della Cultura

A livello mondiale “ogni dieci minuti una donna è uccisa all’interno del proprio ambiente familiare”, “una adolescente su quattro subisce abusi dal proprio partner”.
Grazie allora al promotore cav. Francesco Zaccà e al Suo Club Paternò A.S., con il Presidente Sebastiano Vacante, agli stimati relatori, alle forze dell’Ordine e a tutti gli illustri ospiti perché non basta mai il tempo che ci è dato per riflettere su dati purtroppo ancora così eclatanti.  
Perciò “non ci sono scuse”: così lo slogan della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Non ci sono scuse “per tutte le violenze consumate” scriveva Shakespeare.
Non ci sono scuse per tutti noi perché solo Uniti – nell’impegno comune di sensibilizzare innanzitutto – vinciamo.


Il Rotary International, in ogni suo club nel mondo, non si sottrae a questo impegno, oltre la mera indignazione di circostanza.
Il Rotary Club Catania che quest’anno Laura Bonaccorso ha il privilegio di presiedere,  lo fa a partire dai programmi sinora portati avanti nelle scuole e nelle periferie della città; attraverso progetti nel campo dell’istruzione, dello sviluppo economico e della salute; col chiamare all’impegno le Giovanissimi e Giovanissimi, non solo all’intero del Rotaract Catania e Interact Catania – con la presidente Costanza Eleonora Cozzo -, perché dovranno essere i protagonisti e gli artefici del futuro di questa Città all’insegna dei valori di diversità, equità ed inclusione che non possono rimanere confinati ad un vezzo culturale passeggero.


Buon Lavoro assieme, all’insegna del lavoro di costruzione di una coscienza collettiva.
E Sibilla Aleramo opportunamente scriveva che certo “bisogna riformare la coscienza dell’uomo”, ma pure “creare quella della donna”.
A Ciascuno di Voi Buon Rotary (Laura Bonaccorso)

Anche il Rotary Catania per la CHARTEN NIGHT del 102 Club del nostro amato Distretto 2110

Una Charter Night straordinaria ed emozionante, quella vissuta ieri col Governatore del Distretto 2110 Sicilia e Malta Giuseppe Pitari, per sera Tutti i Rotariani ed i Loro Ospiti ed Amici, riuniti da Francesco Mauceri per la ‘nascita’ del Rotary Club Catania Europa Etica e Legalità.
Una sera di festa, nella quale a Tutti è stata regalata l’atmosfera che dovettero vivere i Favolosi Quattro di Chicago il 23 febbraio del 1905.
Grazie allora ai Favolosi Trentaquattro Soci Fondatori, perché testimoniano e rinnovano i Valori ed il Potere del Rotary International.


Valori e Valore dell’Amicizia innanzitutto, vissuta alla stregua di Paul Harris, per il quale “nel profondo del cuore di ogni uomo c’è sempre un ragazzo che guarda la vita come a una cosa meravigliosa, con occhi limpidi, senza pregiudizi o intolleranze, con entusiasmo e pronto all’amicizia. Il Rotary incoraggia ed aiuta a crescere tenendo vivo il ragazzo che c’è in noi”.


Potere inteso come Service, di contribuire a migliorare la qualità della vita nella Polis.
Polis sempre rifiorente la nostra, così la descrisse Plutarco e così è il Rotary con la sua storia che “dovrà essere scritta e riscritta di nuovo e di nuovo ancora”.
Storia riscritta nella sua dimensione ed evocazione europea (alla stregua della denominazione del Club), alla stregua di Papa Benedetto XVI, che avvertiva come l’Europa dovesse comunicare “la sua sorgente interiore e l’orizzonte di significato”; per farli “confluire in un dare e ricevere, nel quale tutto appartiene a tutti e nessuno è per l’altro un estraneo”.


Per tutto Grazie ai Vecchi e Nuovi Amici del Rotary Club Catania Europa Etica e Legalità.
Buon Rotary allora per Tutti e per Ciascuno (Laura Bonaccorso)

I 94 ANNI dalla Carta Costitutiva del ROTARY CATANIA festeggiati con il PDG Francesco Milazzo: “LE BASI IDEALI DEL ROTARY”

“La fondazione del Rotary e il suo divenire è un fatto che sta nella storia ed è a tutti gli effetti storico nel senso più alto della parola. Il Rotary non nasce per caso, ma è la conseguenza del fausto incontro di circostanze, idee, uomini, filosofie e tendenze grazie ai quali in un certo momento scocca la scintilla del servizio, diverso dalla pura beneficenza e dalla filantropia”.
Così il PDG Francesco Milazzo alla sera di martedì 11 marzo nella sede del suo Rotary Club Catania, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, con i PDG e soci onorari Ferdinando Testoni Blasco – con la signora Vivi-  e Salvo Sarpietro – con  la signora Gina – e -, il Segretario Distrettuale Rosario Indelicato ed il Co-Tesoriere Distrettuale Gaetano Papa – con la signora Susanna -, l’Assistente del Governatore Polletta Pennisi ed il Coordinatore Task Force Salute e Benessere Maurizio Pettinato – con la signora Pinuccia – il Delegato Commissione del Cerimoniale Rotariano Francesco Calabrese – con la signora Emma-, il Componente Commissione per l’Effettivo Elio Signorelli, ed i numerosi soci ed amici del sodalizio catanese.


Un’occasione, quella della vera e propria lectio magistralis (Prof. Giuseppe Fichera dixit), nella quale i Rotariani hanno avuto la possibilità di fermarsi a riflettere, se così si può dire di studiare quella che a buona ragione è una vera e propria “grammatica” rotariana sui valori fondanti; o se si vuole l’occasione di trovare una “bussola” per riflettere sul ruolo dei Rotariani nella propria comunità.


Paul Harris diceva che: “il Rotary è un mondo particolare con le sue aspirazioni, le sue regole e, anche, i suoi problemi, in cui i suoi membri sono impegnati in una costante attività di servire al di sopra d’ogni interesse personale”.

E di servizio alla comunità vive il Rotary Club Catania ininterrottamente dalla sua costituzione, e la Presidente Laura Bonaccorso ha rammentato in apertura che “è bene fermarsi talora, sia pure metaforicamente, per tornare a rispondere alla Prova delle quattro domande; per declinare al meglio lo Scopo del Rotary con le Vie d’Azione nelle Aree di Intervento. Perché il nostro impegno a favore di Service, Amicizia, Diversità, Integrità e Leadership non rimanga confinato ad un esercizio settimanale appunto”.

E Francesco Milazzo, ordinario di diritto romano nell’ateneo cittadino, ha mosso i passi della sua narrazione a partire “dalla solitudine del fondatore del Rotary, Paul Harris, una solitudine che lo stimola all’incontro con gli altri non fine a sé stesso ma caratterizzato dalla creazione di un’amicizia protesa verso l’utilità sociale della medesima.

Molteplici i fattori che contribuiscono in tale direzione: l’America del “Go West”, il luteranesimo e il calvinismo, la filosofia di Dewey nonché il disagio sociale”.


Una operazione di sintesi per ricostruire un mosaico, per chiarire i termini di quanto il Rotary sia debitore verso la società e viceversa.



Ed ogni uditore è così riuscito a tornare con la mente a quel glorioso 23 febbraio 1905, per ripartire da lì Ciascuno e Tutti assieme.


Ed allora per Tutti Noi insieme Buon Rotary (Laura Bonaccorso)

PROGETTO ANTONIO MAURI Prevenzione e assistenza medica anche al centro storico di Catania. 08.03.2025

“Il Rotary è un modello di vita che cerca di conciliare l’eterno conflitto esistente tra il legittimo desiderio del proprio guadagno e il dovere d’usarlo al servizio della comunità”.  Questo è una di quelle che a buon diritto potremmo definire una delle massime etiche del nostro fondatore, Paul Harris.
Questo è il principio ispiratore anche del Rotary Club Catania che la presidente Laura Bonaccorso ha avuto il privilegio di rappresentare con il Progetto Antonio Mauri a fianco della LILT e del Prof. Massimo Libra, della Prof.sa Febronia Lamicela – segretaria della Consulta dell’Apostolati dei Laici-, della Dott.sa Gabriella Caruso -, Direttore ff U. O. C. salute donna e prevenzione oncologica-, e tanti altri preziosi professionisti che in veste di volontari sono stati presenti presso la Parrocchia del Sacro cuore di Gesù ai Cappuccini di Catania con  il cordiale e attento Rev. Fr. Augusto Magno.
Perché in questa mattina – all’insegna della mimosa – abbiamo fornito le informazioni necessarie e la possibilità di accedere gratuitamente ad una assistenza medica (sotto la forma della diagnosi preventiva) di alta qualità anche alle madri per garantire loro una vita più lunga e sana anche a beneficio dei loro figli.
Ci siamo dunque impegnati in almeno due delle sette aree di intervento che ci vedono come rotariani impegnati nel mondo: “combattere le malattie”, e “proteggere madri e bambini”.
Accanto alle altre: promuovere la pace, fornire acqua pulita, sostenere l’istruzione, sviluppare le economie locali, tutelare l’ambiente.
Perché simul stabunt simul cadent.
Perché il Presidente Internazionale del Rotary per il 2003-2004 ebbe felicemente a dire che “non risolveremo mai il problema della fame, della sete e della salute nel mondo, se non insegneremo a leggere, scrivere e fare di conto”.
Allora Buon Lavoro e Buona Speranza, e Mille Auguri oggi ad ogni donna, all’insegna di un sonetto di William Shakespeare: “dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo”. (Laura Bonaccorso)

Il Rotary Club Catania col Progetto A. Mauri all’appuntamento con LILT per la XXIV Edizione Settimana Nazionale Di Prevenzione Oncologica.

Alla presenza di S.E. il Prefetto di Catania e del Vice Presidente Nazionale della Lilt, la Comunità Medico-Scientifica catanese si è riunita al pomeriggio di martedì 4 nei saloni di Villa del Grado per raccogliere l’invito del Presidente dell’Associazione catanese Prof. Massimo Libra e del Prof. Salvatore Castorina Decano di Anatomia Umana e mentore di una progenie di illustri Accademici e Dirigenti delle principali strutture cliniche di questo quadrante regionale.


E non è mancato, con la Presidente Laura Bonaccorso, il Rotary Club Catania che fin dalla sua costituzione ormai quasi 95 anni fa ha fatto suoi i principi del primo Segretario Generale del Rotary International Chesley Perry, ovvero “aumentando il numero di coloro che accettano e praticano l’ideale del Service possiamo tentare di migliorare la vita, nelle varie comunità, sia a livello personale che collettivo, marciando con i tempi”.


Tempi niente affatto diversi dal 1917, allorché il Fondatore Paul Harris disse: “è più facile suscitare l’interesse dell’uomo per la guerra che per la pace”.
Ed in un mondo impegnata in una “terza guerra mondiale a pezzi” (questo il monito di Papa Francesco), talvolta dimentichiamo che nel mondo 400 milioni di persone non possono permettersi o non hanno accesso alle cure mediche di base; che in Italia, sulla base dei dati raccolti dai Registri Tumori italiani, si stima un aumento a 395.000 dei nuovi casi di tumore.


Il Rotary Catania col Progetto Antonio Mauri (in nome di chi lo volle, l’imprenditore e PDG Antonio Mauri scomparso durante la prima tragica ondata della Pandemia COVID 19) prova a fare la propria parte, con la prevenzione e l’educazione sanitaria, e questo anche grazia al lavoro gratuito dell’equipe della Clinica Morgagni per il quale ringrazio il Prof. Castorina- nostro socio onorario- e il Direttore Sanitario Sebastiano Catalano –nostro past President- .
Non da solo, ma nella consapevolezza che occorre unire le forze, perché così come si è vicinissimi ad eradicare la polio con la Rotary Foundation, forse non è peregrino pensare che “fra qualche anno cureremo tutti i tumori”: così diceva l’oncologo e Ministro della Sanità Veronesi.
Grazie allora ai Medici e Volontari della LILT, alla forza e caparbietà di coinvolgere i migliori esperti e “le donne e gli uomini di buona volontà”, perché (mutuando sempre da Veronesi): “siete donne e uomini della speranza, ma vivete immerse nel dolore”.
I Rotariani non si sottrarranno nel fare la propria parte, perché “le malattie non si possono semplicemente scongiurare con le parole”.
Buon Lavoro allora a Tutti e Buona Settimana di Speranza. (Laura Bonaccorso)

BALLO DI CARNEVALE PRO ROTARY FOUNDATION

Mai come in questi giorni il pensiero di Paul Harris, il fondatore del Rotary International, ci rammenta la sua attualità e l’impegno internazionale che tutti i Rotariani nel mondo portano avanti, perché “il Rotary non deve fare beneficenza, ma deve rimuovere le cause che rendono necessaria la beneficenza”.


Con questo spirito oltre 250 soci ed amici della famiglia rotariana  – con i Presidenti Laura Bonaccorso del Rotary Club Catania, Sebastiano Vacante del Rotary Club Paternò A.S. e Costanza Cozzo dell’Interact Catania, e tanti Presidenti e soci di Club non solo dell’Aria Etnea – si sono ritrovati nei saloni del Distretto Militare di Catania affacciato su una delle piazze più amate dai catanesi, col Tenente Colonello Marziano a fare gli onori di casa assieme ai giovanissimi ed instancabili soci dell’Interact Catania.


Tutti uniti nel festeggiare assieme il sabato di Carnevale – che dice Goldoni “fa i cuori giubilar” – e contribuire soprattutto agli scopi della Rotary Foundation: che dal primo contributo di 26,50 dollari ricevuto nel 1917 ha destinato oltre 4 miliardi di dollari in progetti sostenibili e capaci di cambiare in meglio la qualità della vita.

Buona Festa perciò, all’insegna del servizio, dell’amicizia e del sorriso: perché (sempre con Paul Harris), “i sorrisi sono segni di amicizia: Ve ne sono molti dentro di voi, non teneteli prigionieri. Lasciateli liberi nel luogo e al momento giusto, e il loro effetto trasporterà il bene sino ai cancelli dell’eternità”. (Laura Bonaccorso)

ZUCCHERO E CAFFE’: VITA DI IMPRESA – IL ROTARY CATANIA CON IL DOTT. JOSÈ RECCA.

Il Rotary Club Catania, alla luce dei principi del Rotary International, è una organizzazione di servizio composta da imprenditori e professionisti che ha fra i suoi scopi quello di mettere a disposizione della società le competenze professionali per favorire la crescita civile ed economica del territorio.
Imprenditori come il Dott. Josè Recca che alla sera di martedi 25 febbraio ha voluto per vero condividere uno dei dicta di Paul Harris: “di tutti i centouno modi in cui gli uomini possono rendersi utili per la società, senza dubbio i più disponibili e spesso i più efficaci si trovano tra le sfere delle loro professioni”.
E volentieri la presidente Laura Bonaccorso, i Soci coi Loro Ospiti ed Amici si sono messi ancora una volta in ascolto, perché i Rotariani riconoscono che ogni occupazione è utile e deve essere esercitata quale mezzo per servire la collettività.


Anche a partire da una tazzina di caffè, cui addirittura Johann Sebastian Bach ha dedicato la cosiddetta Cantata del Caffè (dalla quale apprendiamo “come è dolce il sapore del caffè! Più dolce di mille baci”); e che per Montesquieu “è l’unico luogo dove il discorso crea la realtà, dove nascono piani giganteschi, sogni utopistici e congiure anarchiche senza che si debba lasciare la propria sedia”.
Una storia antica, dall’Abissinia medievale ai nostri giorni, anche con la storia imprenditoriale non solo catanese di Josè Recca, che ha intrapreso una strada tutta sua nel fare impresa, al quale forse gli si addice un motto attribuito a Goethe: “come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta”.
Ed ancora più antica è la storia dello zucchero, forse tri-millenaria, ma da noi in Europa approda solo dopo l’anno Mille, almeno come dolcificante.
Dolcificante, come nelle parole di Andy Warhol, che sulla rivista New York Magazine nel 1975 scriveva: “ciò che realmente voglio è solo e sempre zucchero”.
Ed un dato colpisce più d’ogni altro. Zucchero e caffè, assieme peraltro a mais riso frumento e soia sono chiamati soft commodities; percorrono migliaia di chilometri, per terra e per mare prima di giungere sulle nostre tavole. E questi viaggi ci parlano purtroppo di cambiamenti climatici e di guerre.
Un effetto farfalla di cui ci accorgiamo da consumatori, coi prezzi che lievitano. Ma come i Rotariani, occorre essere consci che zucchero e caffè ci parlano pure di sicurezza: geopolitica, energetica, alimentare.


Ecco perché occorre essere portatori positivi ognuno di un proprio e peculiare effetto farfalla: i nostri piccoli gesti fanno accadere cambiamenti positivi molto più grandi.
Buon Rotary a tutti (Laura Bonaccorso)