“Una città senza libreria è un luogo senza cuore” Gabrielle Zevin. Non poteva mancare una nutrita rappresentanza del Rotary Catania al 70° compleanno delle librerie Cavallotto per festeggiare insieme ad Anna, past president del Club, e alla sua famiglia. Bellissimo evento che ha coinvolto tutta la cittadinanza. Era il 1954 quando Vito Cavallotto, papà di Anna, iniziò questa avventura, fiore all’occhiello dell’economia catanese anche per il modo innovativo di gestire una attività tradizionale. Un’avanguardia imprenditoriale che ha diffuso cultura. Visitata da scrittori del calibro di Leonardo Sciascia, per citare solo uno dei tanti, dopo la tragica scomparsa di Vito nel 1983 l’attività è stata portata avanti dalla moglie Adalgisa e dalle figlie che, anche con l’avvento del digitale, hanno continuato ad innovare restando sempre sul pezzo. Ultimo nato, il reparto Funside, nel quale trova posto anche una sezione Manga, molto amata dai giovani, nonché dai cultori della cinematografia di animazione giapponese. Come scriveva Ennio Flaiano “Un libro sogna. Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni”
“Lo sport consiste nel delegare al corpo alcune delle più elevate virtù dell’animo” ( cit. Jean Giraidoux).
Dedicata alle eccellenze catanesi dello sport la serata organizzata dal Rotary Catania, introdotta dal Presidente Laura Bonaccorso che ha evidenziato come già da tempo un rapporto “sport & società”, redatto dal Censis per il CONI, ha repertoriato le dimensioni sociale, economica, valoriale e territoriale cui dà vita il fenomeno sportivo nel suo complesso, facendo seguito alla “geografia dello sport” secondo la quale la diffusione delle discipline sportive è legata indissolubilmente alla cultura del luogo, al suo percorso storico, alle condizioni socio-economiche, ed anche climatiche, del territorio. Durante la serata si sono confrontati col pubblico di soci ed amici il Presidente del Panathlon Catania, dott. Puccio Gennarino, l’avv. Cosimo Ferro, già medaglia di bronzo nella spada a squadre alle olimpiadi di Los Angeles del 1984, il dott. Luigi Pulvirenti, Presidente della Saturnia Acicastello, squadra di pallavolo maschile seria A2, e la giovanissima Maria Roberta Casale, stella nascente della scherma nazionale, già campionessa italiana U17 di spada. Evidenzia l’importanza dello sport come disciplina e stile di vita il dott. Gennarino, cui fa eco Maria Roberta Casale che, nel raccontare la lotta quotidiana per conciliare studio e allenamenti (ha partecipato ai mondiali cadetti e giovani 2024 di Riyadh in Arabia Saudita), vive lo sport come arricchimento anche attraverso l’esplorazione di luoghi, culture e persone diverse.
Il dott. Pulvirenti sottolinea l’importanza dello sport, fra l’altro, come strumento di riabilitazione dei giovani dei quartieri disagiati. Infine l’avv. Ferro racconta la Sua esperienza olimpica, condivisa con Angelo Arcidiacono, medaglia d’oro, prematuramente scomparso, trasmettendo l’emozione dell’ingresso nelle strutture olimpiche gremite, mentre il mondo seguiva dalla TV.
Spiega, inoltre, la differenza tra fioretto, spada e sciabola. E non è voluta mancare, seppure a distanza, Maria Cocuzza, ginnasta alle Olimpiadi di Seul 1988, giudice di gara e allenatrice. Ecco come soggetti, diversi per generazione e disciplina sportiva, hanno sintetizzato una delle attività umane più antiche. Come scriveva Pierre de Coubertin ” …lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfare, la difficoltà per vincerla”
È attribuita a Bertolt Brecht la frase: “Tutte le arti contribuiscono all’arte più grande di tutte: quella di vivere”. Con questo spirito ci si può accostare alla Chiesa Capitolare dell’Ordine Equestre del santo Sepolcro di Gerusalemme, giungendo a piedi “… in su e giù per la corta, ma infinitamente bella, via Crociferi” dove “le alte cancellate di ferro battuto stringono in seno le brevi e ripide gradinate dei sagrati”. Così “Il bell’Antonio” di Vitaliano. Ma una volta giunti, alla stregua di un vero e proprio viaggio letterario, ci soccorre Edith Stein (suor Teresa Benedetta della Croce) che invita e ammonisce dicendoci “concediti in chiesa tanto tempo quanto ti è necessario per trovare serenità e pace”. Ed allora è felice l’intuizione di questo Volume voluto dal Governatore Giuseppe Pitari per il Distretto Rotary 2110 Sicilia Malta. E di questa domenica pomeriggio nel quale i Rotary Club dell’Area Etnea, coordinati dall’Assistente del governatore Mattia Branciforti, e l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme sez. Catania si sono incontrati nella Chiesa di San Giuliano, nella scenografica via barocca dei Crociferi, alla presenza di S.E. Cav. Gr. Cr. ing. Maurizio Russo Luogotenente per la Sicilia dell’OESSH, il Preside dell’OESSH sez Catania dott. Maurizio Chiarenza e non ultimo S.E. l’Arcivescovo Metropolita Emerito di Catania Monsignor Salvatore Gristina, il quale ha ricordato come “il bello e il buono ci attira (…) e dobbiamo lasciarci affascinare dalle cose belle affinché la nostra vita sia bellezza”.
Perché i Rotariani – come hanno avvalorato con le loro pregiate presentazioni il PDG Valerio Cimino e il Past President Luigi Longhitano – si sforzano di avvicinare tutti, anche i non rotariani, i non addetti ai lavori, i non credenti, alla complessità ed ai valori di cui l’arte è portatrice, stimolando la comprensione di linguaggi originali, spesso ermetici, nella consapevolezza che la conoscenza dell’arte rappresenta una chiave privilegiata di lettura non solo del passato.
E così Laura Bonaccorso, Presidente del Rotary Club di Catania e Dama del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che ha fatto sue le parole di Sua Eccellenza Monsignore Mauro Piacenza all’Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura del 28 marzo 2006: “esiste un’intima simbiosi fra religione, spiritualità, cultura e arte”. Grazie allora all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro e a Don Pasquale Munzone a cui è affidata questa meravigliosa Chiesa di San Giuliano, un tempo convento benedettino. E grazie al Rotary, perché la divulgazione scientifica che connota questa pubblicazione è uno degli strumenti per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali; perché il loro valore è un patrimonio da trasmettere anche e soprattutto alle future generazioni.
Sabato sera di festa nella casa del Cigno di Catania, col rotariano Giovanni Cultrera di Montesano nelle vesti del padrone di casa per il Governatore Giuseppe Pitari e ben 1400 Amici, Rotariani, Rotaractiani e Interactiani del Distretto 2110 Sicilia Malta accorsi da ogni parte per ascoltare “le Celeberrime Colonne Sonore” eseguite dall’Italian Brass Band e donare così il ricavato della serata alla Rotary Foundation. Un doppio concerto, alle 18.00 e alle 20,30, che ha “sbancato” il botteghino e che ancora una volta ha dimostrato la bellezza della contaminazione. Di stili e di culture (quella musicale e della settima arte), e di persone (i rotariani) con storie e provenienze diverse, ma uniti nel segno dell’amicizia e del servizio. Perciò non sono voluti mancare nemmeno i tanti soci del ROTARY CLUB CATANIA, perché Fondazione è il collante che indirizza l’attività dei club attraverso il finanziamento di progetti che nell’ultimo decennio in Italia sono stati finanziati per oltre 70 milioni di dollari.
E con il sostegno e la collaborazione tra il Rotary Club di Salemi e la Presidente Laura Bonaccorso del Rotary Club Catania si è sostenuta anche l’ACTO (Associazione contro il tumore ovarico) le cui socie hanno avuto il piacere di partecipare all’evento rotariano. E, se è vero che l’attività della Fondazione da sola fornisce una motivazione più che valida per l’appartenenza al Rotary, allora l’evento catanese è stata l’ennesima dimostrazione che amicizia divertimento e servizio fanno la differenza nel mondo.
E lo hanno testimoniato anche i giovanissimi dell’Interact, “simply irresistible” che in 72 – di cui ben 10 dell’ INTERACT DI CATANIA tra cui l’inbound canadese Noah, hanno lasciato temporaneamente i lavori della loro Assemblea Distrettuale in svolgimento nella vicina Viagrande, ai piedi dell’Etna, per venire a Teatro. Per attuare assieme ai seniores della grande famiglia rotariana, la Magia del Rotary … in musica
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