SAN GIULIANO: VOLUME DISTRETTUALE “MONASTERI EREMI E CONVENTI DI SICILIA E MALTA”
È attribuita a Bertolt Brecht la frase: “Tutte le arti contribuiscono all’arte più grande di tutte: quella di vivere”.
Con questo spirito ci si può accostare alla Chiesa Capitolare dell’Ordine Equestre del santo Sepolcro di Gerusalemme, giungendo a piedi “… in su e giù per la corta, ma infinitamente bella, via Crociferi” dove “le alte cancellate di ferro battuto stringono in seno le brevi e ripide gradinate dei sagrati”. Così “Il bell’Antonio” di Vitaliano.
Ma una volta giunti, alla stregua di un vero e proprio viaggio letterario, ci soccorre Edith Stein (suor Teresa Benedetta della Croce) che invita e ammonisce dicendoci “concediti in chiesa tanto tempo quanto ti è necessario per trovare serenità e pace”.
Ed allora è felice l’intuizione di questo Volume voluto dal Governatore Giuseppe Pitari per il Distretto Rotary 2110 Sicilia Malta. E di questa domenica pomeriggio nel quale i Rotary Club dell’Area Etnea, coordinati dall’Assistente del governatore Mattia Branciforti, e l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme sez. Catania si sono incontrati nella Chiesa di San Giuliano, nella scenografica via barocca dei Crociferi, alla presenza di S.E. Cav. Gr. Cr. ing. Maurizio Russo Luogotenente per la Sicilia dell’OESSH, il Preside dell’OESSH sez Catania dott. Maurizio Chiarenza e non ultimo S.E. l’Arcivescovo Metropolita Emerito di Catania Monsignor Salvatore Gristina, il quale ha ricordato come “il bello e il buono ci attira (…) e dobbiamo lasciarci affascinare dalle cose belle affinché la nostra vita sia bellezza”.
Perché i Rotariani – come hanno avvalorato con le loro pregiate presentazioni il PDG Valerio Cimino e il Past President Luigi Longhitano – si sforzano di avvicinare tutti, anche i non rotariani, i non addetti ai lavori, i non credenti, alla complessità ed ai valori di cui l’arte è portatrice, stimolando la comprensione di linguaggi originali, spesso ermetici, nella consapevolezza che la conoscenza dell’arte rappresenta una chiave privilegiata di lettura non solo del passato.
E così Laura Bonaccorso, Presidente del Rotary Club di Catania e Dama del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che ha fatto sue le parole di Sua Eccellenza Monsignore Mauro Piacenza all’Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura del 28 marzo 2006: “esiste un’intima simbiosi fra religione, spiritualità, cultura e arte”.
Grazie allora all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro e a Don Pasquale Munzone a cui è affidata questa meravigliosa Chiesa di San Giuliano, un tempo convento benedettino.
E grazie al Rotary, perché la divulgazione scientifica che connota questa pubblicazione è uno degli strumenti per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali; perché il loro valore è un patrimonio da trasmettere anche e soprattutto alle future generazioni.