ZUCCHERO E CAFFE’: VITA DI IMPRESA – IL ROTARY CATANIA CON IL DOTT. JOSÈ RECCA.
Il Rotary Club Catania, alla luce dei principi del Rotary International, è una organizzazione di servizio composta da imprenditori e professionisti che ha fra i suoi scopi quello di mettere a disposizione della società le competenze professionali per favorire la crescita civile ed economica del territorio.
Imprenditori come il Dott. Josè Recca che alla sera di martedi 25 febbraio ha voluto per vero condividere uno dei dicta di Paul Harris: “di tutti i centouno modi in cui gli uomini possono rendersi utili per la società, senza dubbio i più disponibili e spesso i più efficaci si trovano tra le sfere delle loro professioni”.
E volentieri la presidente Laura Bonaccorso, i Soci coi Loro Ospiti ed Amici si sono messi ancora una volta in ascolto, perché i Rotariani riconoscono che ogni occupazione è utile e deve essere esercitata quale mezzo per servire la collettività.



Anche a partire da una tazzina di caffè, cui addirittura Johann Sebastian Bach ha dedicato la cosiddetta Cantata del Caffè (dalla quale apprendiamo “come è dolce il sapore del caffè! Più dolce di mille baci”); e che per Montesquieu “è l’unico luogo dove il discorso crea la realtà, dove nascono piani giganteschi, sogni utopistici e congiure anarchiche senza che si debba lasciare la propria sedia”.
Una storia antica, dall’Abissinia medievale ai nostri giorni, anche con la storia imprenditoriale non solo catanese di Josè Recca, che ha intrapreso una strada tutta sua nel fare impresa, al quale forse gli si addice un motto attribuito a Goethe: “come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta”.
Ed ancora più antica è la storia dello zucchero, forse tri-millenaria, ma da noi in Europa approda solo dopo l’anno Mille, almeno come dolcificante.
Dolcificante, come nelle parole di Andy Warhol, che sulla rivista New York Magazine nel 1975 scriveva: “ciò che realmente voglio è solo e sempre zucchero”.
Ed un dato colpisce più d’ogni altro. Zucchero e caffè, assieme peraltro a mais riso frumento e soia sono chiamati soft commodities; percorrono migliaia di chilometri, per terra e per mare prima di giungere sulle nostre tavole. E questi viaggi ci parlano purtroppo di cambiamenti climatici e di guerre.
Un effetto farfalla di cui ci accorgiamo da consumatori, coi prezzi che lievitano. Ma come i Rotariani, occorre essere consci che zucchero e caffè ci parlano pure di sicurezza: geopolitica, energetica, alimentare.




Ecco perché occorre essere portatori positivi ognuno di un proprio e peculiare effetto farfalla: i nostri piccoli gesti fanno accadere cambiamenti positivi molto più grandi.
Buon Rotary a tutti (Laura Bonaccorso)
