INTERNATIONAL YACHTING FELLOWSHIP OF ROTARIANS e ROTARY CATANIA

Antivigilia di Natale al Porto di Catania, nella prestigiosa sede del Circolo Nautico NIC, per rinnovare la felice unione tra il Rotary Club Catania e la Fellowship Rotariana del Mare con il Commodoro adesione Italia Nello Catalano.
Tutti i presenti uniti da un comune sentire, perché ciascuno può a ben diritto dire: “Ho bisogno del mare perché m’insegna”, come scrive Pablo Neruda nel suo Memoriale di Isla Negra nel 1965.
E da Rotariani votati al Service non può mai dimenticarsi l’insegnamento di Paul Harris, per il quale “il Rotary è un microcosmo di un mondo di pace, un modello che le nazioni dovrebbero seguire”.
Un mondo ed un modello che dal particolare ci rimanda all’universale; dalla dimensione locale a quella internazionale. E, dice felicemente Mimmo Paladino (il principale esponente della transavanguardia italiana) “per diventare internazionali, dobbiamo appartenere a un Paese. Quel Paese, per me, è il Mediterraneo, che è sterminato patrimonio di culture e di visioni”.

Grazie allora alla Felloship Rotariana del Mare – anche con Salvo Bonaventura in collegam, Mariella Piccione, Salvatore Dell’Aria con Maria, Santi Maccarrone (Past Commodoro Flotta Sicilia e Malta), Luigi Falanga (Past Commodoro Regione Italia, Marco Lombardo (Tesoriere Flotta Sicila e Malta),
Giuseppe Pulvirenti (Capitano Squadrone di Catania), Sergio Petrina  (Presidente NIC), Carlo Bazzicalupo  (IYFR Napoli) e non da ultimo Luciano Sfogliano anche per il Circolo Canottieri Jonica – per l’opera a terra e per mare.
Perciò l’augurio più grande è mutuare da una frase forse erroneamente attribuita a Cristoforo Colombo, ma certamente suggestiva: “E il mare concederà a ogni uomo nuove speranze”. Buon Rotary e Buon Natale (Laura Bonaccorso)